Evento nell’ex manicomio di Colorno, dubbi su autorizzazioni: “Tetto pericolante, Ausl risponda”

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Il Gruppo Amo Colorno segnala un evento all’interno dell’ex manicomio del paese e solleva dubbi su autorizzazioni e permessi che dovrebbero essere stati rilasciati. Non sarebbe la prima volta che chi organizza questi tipi di eventi all’interno di luoghi abbandonati, come richiama il nome stesso dell’associazione organizzatrice, veda intervenire le forze dell’ordine.

“Nel mese di giugno, a seguito dell’ennesimo crollo di parte del tetto dell’ex manicomio di Colorno, ci eravamo espressi con un comunicato stampa. – scrive il gruppo Amo Colorno -Nel comunicato invitavamo l’AUSL, se non in grado di prendersi cura della struttura a cederla a terzi per la sua messa in sicurezza e in decoro, al fine di trasformare l’attuale rudere dell’ex manicomio, in qualcosa di più utile e fruttuoso, come ad esempio un “museo dell’occulto”.

Nella giornata di ieri abbiamo avuto notizia di un evento organizzato proprio nell’ex manicomio di Colorno. Un associazione denominata “I luoghi dell’abbandono” propone una visita guidata con un percorso obbligato all’interno dello stabile. Il ricavato come scritto dagli organizzatori, verrà devoluto in parte per la pulizia e la messa in decoro dell’area.

In merito, ci siamo posti delle doverose domande. In primis se è sicuro organizzare un evento in un’area pericolante e abbandonata da molti anni?.. L’associazione in questione ha ottenuto tutte le autorizzazioni del caso?…

Sebbene si tratti di un’esperienza fascinosa e diversa dal solito, e sebbene vi sia un percorso obbligato da seguire, pena l’esclusione dalla visita, non crediamo vi siano gli adeguati presupposti di sicurezza, e la vediamo una cosa pericolosa.

Altra domanda che ci siamo posti nasce dall’affermazione dell’associazione, di devolvere parte degli incassi dell’evento alla messa in sicurezza e alla pulizia dell’area. Ebbene è mai possibile che l’AUSL abbia necessità di una “colletta di beneficenza” per adempiere a certe essenziali e doverose pratiche?

Per avere risposte a tutte queste domande dopo aver inutilmente cercato di contattare l’associazione, scritto una e-mail alla direzione dell’AUSL.

Speriamo di poter ricevere quanto prima delle rassicurazioni, che di certo non mancheranno”.

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