Volo in ritardo: quali sono i diritti del passeggero

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L’estate è terminata ma la criticità di cui stiamo per parlare non va mai in cantiere fermo restando che può essere maggiormente avvertita nei periodi in cui i viaggi sono molto più frequenti.

Sono diverse le problematiche legate a disservizi aerei con evidenti disagi per il passeggero; non solo cancellazione o negato imbarco, anche altre contingenze meno invasive ma comunque fastidiose come ad esempio il ritardo del volo sul quale ci si deve imbarcare.

Uno dei problemi più diffusi quello del volo in ritardo se si calcola che mediamente riguarda almeno 1 volo su 10; e si sta parlando qui non di piccoli ritardi, ma di lunghe attese che possono far scattare il diritto di rimborso da parte del passeggero. Un aspetto del quale, forse, non tutti sono a conoscenza dato che tra i diritti del consumatore c’è anche quello di richiedere un rimborso per ritardi oltre una certa soglia. Vediamo più nel dettaglio.

Nei periodi di maggiore traffico sale alle stelle il numero di passeggeri che restano bloccati negli aeroporti a causa di ritardi del proprio volo: una realtà comune a molti vettori e che, a differenza di quanto si potrebbe essere portati a pensare, non riguarda esclusivamente le compagnie cosiddette low cost.

La normativa in vigore prevede che i passeggeri che vedano un ritardo consistente del proprio volo abbiano prima di tutto diritto a richiedere assistenza immediata da parte della stessa compagnia aerea; oltre ad una compensazione in termini di rimborso monetario che varia a seconda dell’entità del ritardo del volo. La ‘soglia’ di ritardo per poter accedere a tali benefici è di almeno 3 ore, se si parla di voli internazionali di distanza pari o inferiore ai 1500 km o per voli intracomunitari sempre entro i 1500 km; di almeno 4 ore per voli di linea internazionali con una distanza superiore ai 3500 km.

Anche l’ammontare dell’eventuale indennizzo viene calcolato sui chilometri ed è di 250 euro per le tratte inferiori ai 1500 chilometri; e di 400 euro per quelle superiori a tale distanza. Per casistiche che non rientrino nei casi sopra indicati si può arrivare a 600 euro di risarcimento. Come fare per effettuare richiesta di rimborso causa ritardo aereo?

Il viaggiatore deve compilare un modulo europeo da inviare poi tramite fax alla compagnia aerea in questione; se entro 6 settimane non si ottiene risposta si può richiedere intervento diretto dell’Enac in quanto organi competente. Per supporto e informazioni è comunque possibile rivolgersi a siti specifici di realtà private come nel caso di vacanzarovinata.it: un portale di consulenza legale online che non richiede anticipo di spesa né trattiene alcuna percentuale dall’eventuale rimborso ottenuto dal cliente, ma che in caso di esito positivo della azione andrà a ricevere il compenso per il suo lavoro direttamente dalla compagnia aerea responsabile.

 

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