Autostrade- Campari (Lega): “Le più care d’Europa. Governo si impegna per revisione convenzioni”

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“Il crollo di Genova non è purtroppo stata una tragica casualità, ma la conferma di quel che Governo sostiene dall’inizio: la prima grande opera necessaria al Paese è un grande piano di manutenzioni. É stato chiesto a tutti gli enti gestori di segnalare entro il 1° settembre le azioni necessarie per mettere in sicurezza tutte le infrastrutture del Paese”, lo dice il senatore parmigiano Maurizio Campari, presidente della Commissione Ambiente del Senato, dopo l’audizione del ministro Danilo Toninelli, sul crollo del “ponte Morandi” di Genova, davanti alle commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato.

“Il ministro, dopo aver espresso il suo cordoglio per le vittime e le loro famiglie e la vicinanza alla città di Genova e a chiunque sia stato colpito dalla tragedia del crollo del viadotto autostradale, ha spiegato che l’impegno del Governo a non arretrare di un millimetro, lo dobbiamo proprio a loro”, spiega Campari.

“Dall’audizione – prosegue il senatore parmigiano – è emersa con forza la volontà del Governo di rivedere il sistema di concessioni e convenzioni, valutando di volta in volta se l’interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti”.

“L’audizione del ministro ha permesso di far emergere le cifre del business. Le nostre sono le autostrade più care d’Europa: nel 2016 i ‘signori delle Autostrade’ hanno fatturato quasi 7 miliardi di cui 5,7 derivano dai pedaggi autostradali. Con una montagna di extraprofitti che, a causa di leggi sbagliate, rimangono totalmente ai privati e non tornano a beneficio dei cittadini come dovrebbero: per la manutenzione hanno speso appena 646 milioni e allo Stato sono stati versati solo 841 milioni”. In altri Paesi come Germania, Olanda, Belgio. Addirittura nella liberalissima Inghilterra, le autostrade sono in gran parte pubbliche e quasi gratuite. Chi critica il Governo dicendo di guardare all’Europa, di cosa sta parlando?”, dice l’esponente del partito di Salvini.

 “E’ sconcertante che già a metà degli anni ’90 gli investimenti fossero stati quasi totalmente ammortizzati, e che quindi da quasi 20 anni gli italiani avrebbero potuto beneficiare di pedaggi molto più bassi. L’impegno del Governo del Cambiamento è quello di mettere fine a questa situazione il prima possibile“, conclude Campari.

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