di Roberto Bossi
Se dopo la gara contro l’Udinese la parola d’ordine era speranza, dopo la sconfitta contro la Spal è “passo indietro”. Poche idee, poco gioco, meno cattiveria dell’avversario che non ha tanto i più, ma trova un gol e lo difende.
Sepe 6: Incolpevole sol gol, sul resto c’e.
Iacoponi 5: Chiude male, spinge peggio.
Alves 5,5: Fa il suo, e ci prova anche su punizione. Disattento su Antenucci sul gol.
Gagliolo 5,5: Sul gol di Antenucci non è immune da colpe.
Gobbi 4,5: Dalla sua parte passano sempre, sempre, sempre. Irriconoscibile (dal 74′ Gervinho 6: quel poco di buono che avvicina al pareggio lo combina lui. Quando starà bene, sarà preziosissimo).
Barillà 5: Si perde insieme ai compagni, e prende un giallo evitabile.
Stulac 5: Classe e fantasia cercasi. Continua a soffrire il salto di categoria.
Grassi 5.5: Leggasi Stulac, ma ci mette un pelo di grinta e corsa in più.
Di Gaudio 5,5: Prova a fare qualcosa. Poi si spegne (dal 63′ Ceravolo 5: un gol prezioso fallito a metà con Da Cruz, poco altro).
Da Cruz 5,5: Primo tempo imbarazzante, nel secondo qualcosa di meglio, ha bisogno di giocare per uscire dal guscio. Oltre al gol fallito in condominio con Ceravolo, quando inciampa sul pallone, lanciato a rete, diventa l’emblema della gara del Parma.
Inglese 5,5: Fondamentalmente non giudicabile, non riceve palle giocabili. Movimenti ne fa, ma brancola nel buio e nella solitudine.
All. D’Aversa 5,5. L’inserimento di Gervinho è sensato, e aiuta la squadra. Nel primo tempo il Parma pare avere un’identità e faticare a mostrarla, forse per la pesantezza della preparazione sulle gambe, nel secondo convince meno.