Nave Diciotti e migranti “sequestrati” dai militari: parte sciopero della fame di +Europa, anche a Parma con il consigliere Freddi

0
Foto Ansa

E’ sciopero della fame dei rappresentanti del gruppo parlamentare di Emma Bonino, +Europa, che chiedono la risoluzione del caso della nave Diciotti, attraccata al porto di Catania, dopo 5 giorni nel porto di Pozzallo. I migranti soccorsi dalla Guardia costiera italiana erano su un barcone in avaria al largo di Lampedusa. La nave militare per ora resterà ormeggiata e non ci sarà alcuno sbarco prima di una ripartizione dei naufraghi tra i paesi dell’Ue.

Dal gruppo +Europa l’accusa di sequestro di persona: “Dalla mezzanotte scorsa, Martedì 21 Agosto, MarcoMaria Freddi, Radicale di +Europa e Consigliere Comunale di Parma, Igor Boni di Torino, +Europa, membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani ed Ivan Montanari di Imola, Candidato +Europa alla Camera dei Deputati a Parma Reggio e Piacenza, sono in sciopero totale della fame ad oltranza, fino al ripristino della legalità, del diritto internazionale e dei diritti umani per i migranti e i militari “sequestrati” dal Governo italiano.

L’azione nonviolenta ha anche l’obiettivo di chiedere al Presidente Sergio Mattarella, Capo delle Forze Armate, di intervenire immediatamente per porre fine alle violazioni in atto.

“Siamo ormai un Paese che non ha vergogna di macchiarsi di crimini contro chi fugge dalle guerre e dalla fame.

Anzi: lo rivendichiamo come fosse una medaglia da mostrare con orgoglio.

In questo caso il nostro Governo e il Ministro Salvini in testa, hanno deciso di utilizzare come carne da macello i 117 migranti e l’equipaggio della nave Diciotti.

Migranti e militari sono – nei fatti – sequestrati dal Governo che, in più, minaccia di riportare questi disperati nei lager libici dai quali sono fuggiti.

Non si tratta di trovare il comma o l’articolo di questa o quella normativa nazionale o internazionale che abbiamo violato come Italia; siamo in una continua e patente violazione dei diritti, che ormai calpestiamo ogni giorno con maggiore veemenza e arroganza.

Per questo motivo, abbiamo iniziato, come simbolo di resistenza civile, uno sciopero della fame totale, ad oltranza, fino al ripristino della legalità per i migranti e i militari italiani prigionieri della Nave Diciotti.

Chiediamo al Presidente Mattarella, come Capo delle Forze Armate, di intervenire in prima persona subito, immediatamente, per porre fine a questa miserabile vicenda”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here