Per un’europa che accoglie: il sindaco Pizzarotti firma per l’iniziativa di legge sull’immigrazione di +Europa. “L’integrazione non si fa con i blocchi”

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Corridoi umanitari, tutela dei diritti umani ed eliminazione di sanzioni e pene per chi aiuta e soccorre un immigrato irregolare. I tre capisaldi dell’ICE, iniziativa cittadini europei, Welcome Europe, è stata firmata questo pomeriggio in municipio dal primo cittadino Federico Pizzarotti.

leggi: La solidarietà non è un crimine: Welcoming Europe raccoglie firme per una legge sull’immigrazione (video)

Presenti all’occasione Costanza Hermanin, esponente di +Europa, ex consigliere politico al Ministero della Giustizia in materia di immigrazione e discriminazione razziale; il consigliere di Effetto Parma e attivista di + Europa, Marco Maria Freddi, la consigliera di Effetto Parma, Nabila Mhaidra, il consigliere aggiunto Marion Gajda. Ad assistere alla firme un pubblico di ragazzi stranieri delle associazioni Svoltare Onlus che stanno frequentando un corso presso caseifici per la lavorazione del formaggio.

Una firma in più, quella del sindaco di Parma, che si aggiunge al già oltre 1 milione di firme raccolte a livello europeo, una firma che però assume messaggio politico chiaro da parte del presidente del nuovo partito dei sindaci, Italia in Comune. Pizzarotti, come già dichiarato, sostiene che “l’accoglienza e l’integrazione non posso passare attraverso i muri e i blocchi dei porti. Iniziative come queste di Welcome Europe penso debbano essere solo accompagnate e sostenute. Diversi sono i politici che hanno sostenuto questa iniziativa in Italia. Facciamo la nostra parte e diamo un esempio per un mondo che sia diverso”.

Cosa chiede la proposta di iniziativa popolare europea?

Vogliamo decriminalizzare la solidarietà:

In ben 12 paesi dell’Unione Europea distribuire alimenti e bevande, dare un passaggio, comprare un biglietto o ospitare un migrante sono comportamenti per cui è possibile ricevere una multa o addirittura essere arrestati dalle autorità. Punire questi comportamenti significa punire l’aiuto umanitario e riconoscere il reato di solidarietà.

Vogliamo creare passaggi sicuri:

Dal 1990 a oggi sono morti più di 34 mila migranti nel tentativo di raggiungere via mare l’Europa. L’apertura di vie d’accesso legali e sicure verso paesi disposti ad accogliere rappresenta spesso la sola opportunità di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Vogliamo proteggere le vittime di abusi:

Molti migranti sono vittime di sfruttamento lavorativo, abusi o violazioni dei diritti umani, in particolare alle frontiere, ma trovano grandi difficoltà nell’accesso alla giustizia. Eppure tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione, devono essere tutelate.

 

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