“Caso sms”: un premio partita allo Spezia, e il messaggio non considerato dalla Procura

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In attesa della prima udienza davanti alla Procura federale, prevista per i primi giorni di luglio, continuano ad emergere nuovi dettagli sul “caso sms”.

A svelarli è la Gazzetta di Parma, e danno ulteriori colori grotteschi alla vicenda: un messaggio di Calaiò, inviato e De Col, e non considerato dalla Procura, e un premio finale promesso ai giocatori dello Spezia dalla società e non conquistato dagli stessi.

Partendo dalla fine, i giocatori dallo Spezia avrebbero ottenuto dalla società un premio in caso del raggiungimento di quota 54 punti quota non raggiunta a causa della sconfita contro il Parma che li ha fermati a 52. Ecco dunque spiegato, in caso servisse, l’atteggiamento battagliero sul campo, nonostante i liguri non avessero più nulla da chiedere al campionato: non tanto le pressioni esercitate dai tifosi in settimana, quanto un bonus in denaro.

Ora, cara Procura: l’avversario ha dato tutto in campo, ha onorato il campionato e cercato di prendersi il bonus, è caduto sotto i colpi di una squadra più forte, ma mio Dio, che ci vedi di illecito?

Punto secondo, il quarto sms di Calaiò, quello “non considerato”.

Immagine tratta da Gazzetta di Parma

Ora, caro Dott. Pecoraro, ci perdoni. Capiamo che excusatio non petita excusatio manifesta, ma qui di illecito vediamo molto poco. Leggerezza, magari.

Mentre a Reggio Emilia, Palermo, Bari, Foggia, Cesena, Chievo e chissà dove ancora annaspano fra debiti reali e problematiche vere, del Milan nemmeno parliamo, la nazionale fuori da Russia 2018 chiama vendetta….ci attacchiamo al cazzein di pippen De Col? Manco fosse il nero di WhatsApp…

Abboniamoci, facciamo il mercato. In attesa che una spiccia archiviazione eviti di trasformare quattro sms in una barzelletta.

 

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