Allarme eroina- Maxi operazione dei Carabinieri: arrestati 14 spacciatori, segnalati 120 assuntori. Ecco chi la vende e da dove arriva la droga a Parma

1

Questa mattina, 26 giugno, proprio nella giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droghe, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari della città, a carico di 14 persone (in prevalenza di origine nordafricana, ma vi sono anche alcuni di origine albanese e italiana): traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope il reato ascritto a loro carico dalla Procura della Repubblica parmigiana; fattispecie contestata in concorso, aggravata dal vincolo della continuazione e, per alcuni degli indagati, dall’aver consegnato o comunque destinato le sostanze stupefacenti a persone di minore età. Milano, Bergamo, Cremona, Modena e Reggio Emilia gli altri capoluoghi interessati dall’operazione condotta dai militari di Parma.

Le indagini hanno fatto luce su un reticolo che negli anni 2016 e 2017 ha gestito parte dello spaccio di stupefacenti – in special modo eroina – sulla piazza di Parma. Complessivamente sono state arrestate in flagranza di reato, nel corso dell’indagine, 17 persone (che si aggiungono alle 14 di oggi) e denunciate, in stato di libertà, altre 38 persone.

Sono stati sequestrati oltre 22 kg di sostanze stupefacenti di cui: 2,2 kg di cocaina; 1,2 kg di eroina, 17,2 kg di hashish; 1 kg di marijuana; denaro contante, beni mobili ed immobili, provento dell’attività delittuosa, per un valore complessivo stimato in circa 1,5 milioni di euro.

L’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Andrea Bianchi, è iniziata nel 2016, quando i Carabinieri, seguendo una coppia di origine calabrese – da tempo  residente nel capoluogo parmigiano –  sospettata di  operare come grossista di cocaina,  fecero irruzione nell’abitazione di un noto parrucchiere a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, sequestrando oltre 1 kg di cocaina e quasi 615 mila euro in contanti, nascosti in vari punti della casa ed in parte sotterrati in giardino.

I successivi approfondimenti investigativi, condotti mediante complesse attività tecniche (sono state monitorate circa un centinaio di utenze telefoniche) ed articolati servizi di osservazione, pedinamento e foto video documentazione,  consentivano di ricostruire, nella città di Parma,  la filiera dello spaccio, dai fornitori sino ai pusher di strada. E’ emerso, fin dalle prime battute, uno spaccato di allarmante criminalità diffusa: un mercato – quello parmigiano – caratterizzato da una forte richiesta di stupefacenti in tutte le tipologie: dalla più “leggera” marijuana fino alla cocaina ed all’eroina. Una domanda rivolta da acquirenti appartenenti a tutti gli strati sociali e purtroppo, talora, anche da persone non ancora maggiorenni.

Variegato anche il fronte dell’offerta: l’indagine, che ovviamente non è esaustiva nell’individuazione dei pusher attivi nella piazza cittadina, vede interessati italiani, albanesi e nordafricani. Con riferimento a quest’ultimi, emerge come spesso gli immigrati provenienti dal Maghreb siano arruolati tra le file dei pusher operanti in strada per la distribuzione al dettaglio. Le evidenze investigative individuano nell’hinterland milanese e bergamasco i canali di approvvigionamento della droga e sottolineano come  molti degli indagati, sebbene già gravati da svariati precedenti specifici, continuino a svolgere indisturbati l’attività di spaccio tenendo in molte occasioni sotto scacco gli inermi acquirenti, spesso succubi di una cronica forma di tossicodipendenza. In particolare, due degli indagati, entrambi tunisini, riuscivano a collocare centinaia di dosi di eroina al giorno.

Preoccupa infatti il ritorno orami da qualche anno dell’eroina a Parma. Molti gli assuntori e i fornitori, come dimostrano i numeri dei sequestri e degli arresti. Un numero crescente che non sembra voler calare. L’eroina in strada si trova al prezzo di 25-30 euro per una dose. Questa particolare droga pesante infatti si trova ora anche per le strade, soprattutto in quartieri come l’Oltretorrente ma anche il Centro: aumenta la domanda e aumenta di riflessola anche la facile disponibilità. Ora l’eroina si fuma, non si inietta più in vena, ma il fenome resta fortemente preoccupante

I gruppi albanesi sono tra i più organizzati e competitivi nel settore del narcotraffico transnazionale: una volta giunto in Italia il “carico” viene affidato a connazionali che provvedono allo smercio al dettaglio.

Per quanto riguarda gli italiani, oltre ad alcuni soggetti più strutturati nell’illecita attività,  sono stati segnalati alla Procura della Repubblica anche due studenti universitari fuori sede, che, dopo essersi riforniti di vari tipi di stupefacenti dai pusher nordafricani, li cedevano a loro volta a giovani coetanei con cui erano in contatto nell’ambiente universitario e dei locali notturni di Parma.

Emerge infine, a fattor comune, una grande attenzione nelle comunicazioni tra gli spacciatori ed i clienti, sempre in gergo, con utenze intestate a persone inesistenti e cambi frequenti di apparecchi telefonici: nutella, proteine, baghette, pagnotta, capelli bianchi, vino rosso e mezzo bianco (per distinguere eroina e cocaina)” i termini più comunemente adoperati per indicare la droga.

Nel corso dell’attività sono stati quindi identificati anche i clienti: circa 150 assuntori, tutti parmigiani. In tutto è stato quantificato in 1,5 milioni di euro circa il valore di mercato della droga oggetto di cessione.

PLAUSO DALL’ASSESSORE ALLA SICUREZZA, CASA: L’operazione e gli arresti messi in atto contro lo spaccio di droga trova il plauso dell’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa, che così commenta la notizia dei 14 arresti e dei 15 mesi di indagine condotti dai carabinieri di Parma: “Ringrazio il colonnello Altavilla e plaudo all’essenziale impegno dei Carabinieri, che anche in questo caso hanno sferrato un duro colpo alla criminalità dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ora si tratta di portare avanti il lavoro di chi ogni giorno è chiamato a difendere e salvaguardare le nostre strade dalla criminalità: giustizia veloce e pene certe, o come abbiamo detto tante volte tutto resterà vano. Pur non direttamente coinvolti nell’operazione, ci tengo a ringraziare anche il corpo della Polizia Municipale, perché il turno notturno da noi avviato da qualche settimana ha finalmente permesso di liberare i Carabinieri e le altre forze dell’ordine dagli impegni legati alle attività di rilevazione degli incidenti stradali, a dimostrazione di quanto la sinergia tra le forze di sicurezza sia importante e vitale. Sarebbe opportuno che le istituzioni, insieme al Comune, lavorassero inoltre sull’altro filone relativo al fenomeno delle sostanze stupefacenti, e cioè l’assunzione di droga: un’attività più puntuale legata al controllo degli assuntori e delle previsioni di legge più efficaci darebbero modo di colpire indirettamente anche lo spaccio”.

1 commento

  1. Laura Cavandoli, parlamentare parmigiana della Lega
    “L’Arma dei Carabinieri ha smantellato un’importante filiera della droga, costituita principalmente da stranieri, che riforniva di ogni tipo di sostanze stupefacenti tanti parmigiani soprattutto giovani”
    “Il problema è molto grave – prosegue – a Parma chiunque può facilmente acquistare eroina, cocaina, marjuana a qualsiasi ora del giorno e della notte. Dopo una certa ora è più facile comprare droga di un’aspirina. L’aumento dei consumatori in città non può che essere dovuto alla facile reperibilità degli stupefacenti e allo spaccio palese e diffuso”.
    “La battaglia – aggiunge l’esponente del partito di Salvini – inizia sicuramente con la prevenzione e l’educazione in famiglia, nella scuola, nella società, ma deve proseguire nelle strade perché tornino dei cittadini e non siano più il regno incontrastato di spacciatori capillarmente organizzati”.
    “Per questo – conclude Cavandoli – voglio ringraziare pubblicamente gli uomini guidati dal colonnello Altavilla per gli anni di indagini e l’impegno, la dedizione e la capacità investigativa che sono dietro a questa brillante operazione. Mai abbassare la guardia!”

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here