D’Aversa: “I cambi hanno fatto la differenza. In superiorità numerica siamo andati in confusione”

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“Credo che per quanto riguarda il primo tempo, la partita la stavamo facendo noi in 11 contro 11. Stranamente dopo l’espulsione ci siamo un po’ rilassati e quando abbiamo subito gol siamo andati in confusione. Ricordo una occasione in cui eravamo 3 contro 2 e siamo riusciti a dare loro il pallone. Siamo stati un po’ ansiosi, mentalmente abbiamo lasciato qualcosa, ma siamo partiti bene, collezionando diverse situazioni. Analizzando tutto l’arco della partita, i cambi hanno fatto la differenza, inteso come i giocatori che sono entrati, indipendentemente dal sistema di gioco”.

Così Roberto D’Aversa commenta la vittoria in rimonta contro il Foggia.

Mettendosi a quattro dietro vi hanno messo un po’ in difficoltà? “E’ vero, anche se successivamente sono tornati a cinque, ci sono state diverse fasi della gara ma conta soprattutto l’interpretazione e la nostra voglia di portare a casa il risultato e oggi siamo stati bravi. La gara di oggi deve essere di lezione, anche in vista della gara di Avellino, che sarà una partita difficile”.

Sulla gara di Vacca“Antonio ha fatto una discreta prova, in linea coi compagni di squadra. L’andamento della squadra determina anche quello singolo, è abituato a lavorare in maniera diversa e gli deve essere concesso un po’ di tempo per adattarsi ai nostri metodi”.

Sul cambio di modulo. “Chiaramente quando si incontrano due sistemi di gioco così, è utile lavorare in maniera progressiva. Inizialmente gli esterni li avevamo, siamo passati prima al 4-3-1-2 e poi siamo tornati ad avere due esterni di ruolo, con due riferimenti offensivi che davano molto fastidio alla loro difesa. Il problema del primo tempo non è stato il sistema di gioco, quando l’interpretazione. Inizialmente eravamo partiti bene, dopo il gol invece siamo andati in confusione”.

E sulla scaramuccia Dezi – Calaiò.. “Quando si ha voglia di fare bene ci mancherebbe che non ci siano queste cose, quando si vuole motivare il compagno lo si fa in modo deciso. Volevamo trascinare il pubblico nel secondo tempo e ci siamo riusciti, anche se mi piacerebbe una certa compattezza nell’arco dei novantacinque minuti e che alla fine poi arrivino eventualmente fischi e critiche, ma credo che i ragazzi della curva lo hanno sempre fatto. Qualche mugugno si sente ma dipende anche da noi, nella ripresa il pubblico ha apprezzato”.

…e sulla coesitenza Calaiò – Ceravolo: “In settimana avevo provato diverse situazioni, compresa questa. Considerando anche le tre partite in una settimana ho fatto un’altra scelta all’inizio e preferito Fabio. Il fatto di vederli in campo che si sacrificano in fase difensiva è importante, sono giocatori che fanno la differenza. Ognuno devo portare in campo le proprie caratteristiche, Siligardi ha potuto dimostrare il suo valore, per esempio. Ognuno ha delle peculiarità, Emanuele Calaiò ha inciso tanto sul risultato e ne siamo felici”.

Questa partita era importante anche per la corsa playoff. “Sicuramente vincendo oggi il Foggia avrebbe cambiato obiettivo, ma la vittoria di oggi è importante soprattutto per noi, visto che venivamo da una sconfitta brutta contro un avversario in difficoltà. C’è rammarico per la prova di sabato scorso, eravamo arrabbiati e la vittoria di oggi conta tanto per il percorso che dobbiamo fare, ci mancano sette gare in casa e cinque fuori. Non possiamo concedere assolutamente nulla all’avversario, abbiamo alla portata un obiettivo importante”.

Su Di Gaudio e Lucarelli. “Antonio viene da un infortunio, ha avuto alcune difficoltà fisiche che purtroppo condizionano tanto un giocatore con le sue caratteristiche. Stiamo cercando di recuperarlo perché è un giocatore importantissimo, se non fondamentale.
Lucarelli? Dovendo fare una scelta tattica, ho scelto lui per far entrare Anastasio che poteva garantirmi corsa e qualità”.

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