Quando il Foggia è rimasto in dieci, a neanche 15 dal fischio d’inizio, abbiamo pensato fosse fatta. Quando il Parma è andato sotto, abbiamo pensato fosse finita. Quando Calaiò la pareggiata, abbiamo smesso di pensare. Quando ha segnato Siligardi, ancora gialloblù dopo mezza stagione in infermeria e un quarto tra mercato e Giappone, ci siamo ricordati che il calcio è la cosa più bella del mondo. Che la Serie B è imprevedibile, e se D’Aversa trova il coraggio di osare questa squadra ha ancora qualcosa di importantissimo da dire.
Vincono i tifosi del Foggia, quasi in cinquemila. Vince il Parma con Calaiò Siligardi e Ceravolo che si, si dimostra davvero di un’altra categoria: averlo avuto tutto l’anno… Restano le consapevolezze: il Parma è un gruppo di grandi solisti, e se il Foggia avessa trovato il 2-0 su quella traversa di Kragl…
PARTITA – Il Foggia non ha nai vinto al Tardini: su undici precedenti, tre pareggi e otto vittorie ducali, gli ultimi punti fatti dai neroblu risalgono a quarantaquattro anni fa. Ma i tifosi ospiti ci credono, e dalla Puglia sono arrivati in quasi cinquemila, colorati, vivaci, dalle nove e trenta del mattino cantano senza sosta e rendono la loro curva uno spettacolo di colori e canti.
D’Aversa perde i pezzi: out oltre a Scozzarella e Ciciretti, non ce la fanno neanche Munari Insigne e Iacoponi, Da Cruz è in nazionale, così in mischia dal primo minuto getta l’ex Vacca e Di Cesare.
Il Parma parte meglio subito pericoloso con Ceravolo che scarica su Di Gaudio, sinistro da dentro l’area di rigore, Guarna in angolo. Il Foggia risponde con un diagonale di Mazzeo parato a terra da Frattali.
Ancora Parma al 5′: incursione sulla sinistra, Gagliolo arriva alla conclusione dal limite, tiro centrale e parato.
Al 14esimo quella che potrebbe essere la svolta: lungo rinvio di Frattali che acendo la miccia alla corsa di Ceravolo, Loiacono da dietro lo mette giù: fallo da ultimo uomo e rosso diretto.
Ti aspetti il Parma, ma dopo un angolo di Siligardi, trovi il Foggia che al 24esimo, conqusita una punizione con un fallo kamikaze di Scavone. Batte Kragl da 20 metri, la palla sbatte sulla base del palo e poi sul corpo di Frattali. Poi rimane in campo.
Mazzeo è più veloce di Lucarelli, Frattali invoca l’offside che non c’è, a porta vuota il Foggia firma il gol del vantaggio.
Ospiti che potrebbero radoppiare: al 30′ trattenuta di Scavone su Nicastro, e potrebbe starci il rigore, Parma scosso dal gol, incapace di rialzarsi mentre gli ospiti, nonostante l’uomo in meno, fanno paura.
Gagliolo prova a lanciare Dezi, che colpisce di testa ma sfiora la traversa. Poi ci prova Di Gaudio, su iniziativa personale, destro alto. Ma e il Foggia che sfiora il raddoppio: gran punzione di Kragl, conqusitata per un fallo di Gazzola, ammonito, Frattali è battuto ma la palla si schianta sulla traversa.
Il Parma è troppo nervoso, il Foggia sciolto, nonostante l’inferiorità. E il primo tempo sfila via, con Tonucci che atterra Ceravolo, a dimostrazione che la Belva è l’unico in campo ad essere…di un’altra categoria, e si prende il giallo.
Batte Siligardi, fuori. E il Parma va negli spogliatoi con le pive nel sacco e un gol da recuperare. Foggia meritatamente avanti, e vicina al raddoppio.
RIPRESA – D’Aversa prova a cambiare: dentro Calaiò, fuori Di Gaudio. Il Parma cerca di dare qualche segno di vita: angolo di Vacca, colpo di testa di Scavone che è una telefonata a Guarna.
Ci prova Ceravolo dal limite, la palla sfiora la traversa, ma è al 57esimo che il Parma protesta: i ducali chiedono un rigore per una una trattenuta in area ai danni di Lucarelli e Scavone sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla sinistra, ma per Baroni è tutto regolare.
D’Aversa butta in mischia anche Baraye per Vacca e chiede a suoi il passaggio al 4-2-3-1 con Calaò teriminale offensivo, e al 20esimo è ancora Parma: cross di Gazzola, Baraye di testa alto.
Otto minuti dopo, il pareggio: lancio di Gazzola per Ceravolo che scatta sul filo del fuorigioco entra in area e serve al centro Calaiò che si gira e di sinistro firma il gol del pareggio. Partita riaperta, ma Baraye si va a prendere il giallo per aver preso la palla cercando di accellerare il gioco.
In campo, c’è solo il Parma. Al 34′ Sinistro da fuori di Siligardi, a filo d’erba, fuori non di molto. Al 35′ ci prova Ceravolo su un’uscita sbagliata di Guarna ma la difesa in qualche modo libera.
Al 36esimo il raddoppio: Calaiò per Baraye, destro angolato dal limite, Guarna si distende e respinge, sulla ribattuta si avventa Siligardi che di sinistro firma il gol del clamoroso sorpasso poi si toglie la maglia e si gode un’esultanza lunga una stagione disgraziata.
Al 44esimo il Parma la chiude: contropiede Parma, Calaiò serve Dezi solo davanti al portiere ma il suo tiro viene respinto, sulla ribattuto si avventa come Ceravolo che non sbaglia. E’ il gol del 3-1.
I minuti di recupero sono 4, ma c’è poco da dire. La gara la vince D’Aversa nella partita in cui mostra il coraggio di osare e cambiare modulo e uomini e di sbilanciarsi contro un avversario in dieci per andarsela a vincere. La fortuna, in grandissima buona dose, aiuta gli audaci e lo premia. Ma non diciamo che il Parma è guarito: ha solo superato il collasso che poteva costargli la stagione.
TABELLINO
PARMA – FOGGIA 3-1
Marcatori: 24′ Mazzeo (F), 73′ Calaiò, 81′ Siligardi, 89′ Ceravolo (P)
PARMA: Frattali; Gazzola, Di Cesare, Lucarelli (dal 79′ Anastasio), Gagliolo; Dezi, Vacca (dal 63′ Baraye), Scavone; Siligardi, Ceravolo, Di Gaudio (dal 46′ Calaiò). A disp: Nardi, Dini, Mazzocchi, Frediani, Barillà, Sierralta. All. D’Aversa
FOGGIA: Guarna; Tonucci, Camporese, Loiacono; Gerbo (dal 87′ Floriano), Agnelli, Greco, Deli (dal 67′ Duhamel), Kragl; Nicastro (dal 54′ Martinelli), Mazzeo. A disp: Noppert, Figliomeni, Fedato, Beretta, Rubin, Agazzim Ramé, Scaglia, Calabresi. All. D’Aversa
ARBITRO: Baroni di Firenze.
NOTE: 14′ espulso Loiacono (F) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Gazzola, Baraye (P)
