Calaiò accende la luce, Ceravolo superlativo. Ma il primo tempo è un inferno

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Frattali 5,5: Meno sicuro del solito, sul gol chiama il fuorigioco invece di cercare di arrivare alla palla. Immobile sulla traversa di Kragl, poco impegnato, per il resto.

Gazzola 5,5: Il primo cross arriva al 70esimo avanzato, prima si fa notare solo per l’ammonizione. Troppo poco.

Di Cesare 6: Nel primo tempo si limita al compitino. Nella ripresa ci crede, e di li non si passa.

Lucarelli 5: Lesa maestà, ma la responsabilità sul primo gol, con Mazzeo che lo brucia senza pietà, fa malissimo. Come gli avversari, che arrivano sempre prima. (dal 79′ Anastasio sv).

Gagliolo 5,5: Partita indecifrabile, nel primo tempo sbalgia poco, nel secondo, sbaglia tutto.

 Dezi 6: In fase difensiva è non pervenuto. In quella offensiva c’è, ma sbaglia anche tanto. Però c’è lo zampino, forse involontario ma importante, sul gol del 2-1.

Vacca 5: Ti aspetti la partita della vita, contro una squadra che lo ha prima reso capitano, poi schifato. Invece gioca con superficialità, come fosse di passaggio, come se gli sapesse briga. (dal 63′ Baraye 6,5: Massacrato, da chi scrive compresa, dopo Chiavari, entra e cambia la partita, tra idee, imprevedibilità e voglia di osare).

Scavone 6: La punzione da cui nasce il vantaggio ospite nasce da un suo fallo evitabile. Poi si sveglia, e fa il suo.

Siligardi 7: Il voto non è alla prestazione, al limite della sufficienza, ma al gol, all’esultanza, alla liberazione. Arrivato con un problema fisico importante, messo prima sul mercato poi sul volo per il Giappone, trova la gara della vita. Quella in cui i compagni lo cercano e lui pian piano prima vede la luce, poi l’accende.

Ceravolo 8: Semplicemente di un’altra categoria. Al Foggia costa un rosso e due gol, tra creati e segati. Con Calaiò è letale, da solo quasi. Sapevamolo, mister, per il futuro.

Di Gaudio 5,5: Parte bene, si costruisce un paio di occasioni e non le concretizza. Quando pensi che l’intesa con i compagni sia cresciuta cala ed esce dalla gara. (dal 46′ Calaiò 7: Entra e accende la luce. Quando stai brancolando nel buio, diremmo che è importante).

D’Aversa 5,5: Un voto a metà, tra l’insufficienza netta per i primi 70 minuti e il 6 per gli ultimi 20. Disperato dopo non aver visto la palla per un tempo e mezzo con un uomo in più, si gioca il cambio di modulo e trova un risultato fin troppo ampio, che dimostra come i solisti ducali siano ottimi valori. E’ sull’essere squadra che avremmo qualcosa da dire…

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