Il “bilancio” sul bilancio di Pd, PP, PU – Lavagetto: “Una coperta strappata”, Pezzuto: “Bilancio di uno che sa fare i conti ma non politica”

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All’indomani del voto per il Bilancio di previsione 2018 e prospetto del piano trinnale, i consiglieri dell’opposizione Pd, Parma Protagonista e Parma Unita indicono una conferenza stampa.

Dure le critiche avute anche durante il consiglio, nonstante il dibattito si sia sempre tenuto in toni civili, con solo qualche freacciatina tra la maggioranza Effetto Parma e la sinistra in consiglio.

Ribadisce le sue posizioni il consigliere Lavagetto, Pd: “E’ un bilancio dalla coperta strappata. Da un lato abbbiamo le entrate dagli gli oneri di urbanizzazione. Una prassi non corretta, come abbiamo visto dall’amministrazione Vignali. In questo bilancio si nota che per andare a pareggio servono misure straordianrie, e le multe. Sì perchè le multe, anche se sono giuste sanzioni contro le infrazioni stradali, vengono usate dall’amministrazione come cassa, e le aumentaranno con i nuovi varchi Ztl che voglioni posizionare”.

Secondo il consigliere Pezzuto, Parma Unita: “Questo è il bilancio dell’assessore Ferretti, in tutti i sensi, è il bilancio di uno che sa fare i conti ma non fa politica”. “Voglio ricordare i dividendi Tep. – continua Pezzuto – Togliere risorse a Tep è togliere finanziamenti al trasporto pubblico. È una incoerenza”. Riflessione del consigliere, condivisa in commisione anche dagli esponenti di Lega, anche sull’evasione fiscale di IMU e Tari: “Come abbiamo fatto notare più volte serve anche implementare la lotta all’evasione fiscale che nel Comune di Parma non si sta facendo. Dopo 5 anni non è problema tecnico ma politico”. “Ci ha fatto riflettere – continuano i consiglieri uniti – che alla presentazione della mozione per aumentare esenzione Irpef fino a <15 mila, ossia una fascia che che racchiude 49 mila cittadini, l’assessore Ferretti abbia commnetato che gli si era si era ‘aperto un mondo’. Questa parte della società forse non gli era molto chiaro. Fa pensare anche che il Comune non riesca a raccogliere i fondi europei, i finanziamenti europei infatti sono solo l’0,8% entrate”.

Si sofferma sulle politiche ambientali il consigliere Eramo, Parma Protagonista: “Per lo sviluppo sostenibile e ambiente vediamo spese per 1,8 milioni. Nel 2018 abbiamo messo piu soldi ci dicono. Ma se guardiamo alle spese del 2017 vediamo che per il 2018 si sono preventivati meno soldi di quelli spesi effettivamente l’anno scorso, quindi ci aspettiamo che saremo presto in deficit e ci diranno che non riusciamo a coprire i costi”. “Se si continua a guardare alle spese vediamo le assunzioni di nuovi agenti della Polizia Municipale, ma se togliamo gli agenti che a breve andranno in pensione avremo “ben” 1 agente in più alla fine. Poi ci dobbiamo chiedere dove siano finiti i soldi del Miur per il contenimento delle rette degli asili. Ci hanno detto che sono serviti per coprire l’aumento dei costi di servizio ma questi ammontano a quasi 800 mila a fronte di 1,1 milioni di euro arrivati. Che fine hanno fatto i restanti? Son andati a coprire i buchi”. “I buchi di una amministrazione che sembra non capace di analizzare” attacca Jacopozzi del Pd.

“Lunedì il sindaco ha fatto una dichiarazione impressionante. – continua Jacopozzi – ‘I servizi educativi e nel sociale li pagano i cittadini’. La vita delle famiglie però sono cariche di spese. Questi, a Parma, oggi, non sono servizi garantiti. Avevamo proposto che il servizio educativo di Parma iniziasse dagli 0 anni ma l’amminisrazione ha lasciato i 3 anni. Speriamo che possano in futuro cambiare idea perchè per noi è importante. Le rette degli asili poi non si sono abbassate. Il nostro lavoro, presentare tutte queste mozioni (10, ndr) è stato progettuale non una mera opposizione. Ci hanno detto che in futuro potremo lavorarci su queste proposte e noi ci speriamo”.

Ricorda invece le parole del sindaco il consigliere Campanini, Pd: “Ci ha detto per 5 anni di tenere duro per riprenderci dai debiti e ripartire. Ora? Qualcosa non torna. Dove sono finiti i risparmi? È giusto che città sappia che il messaggio di questo bilancio non è quello che ci aveva promesso negli anni scorsi”.

Bandi per periferie? “Progetti interessanti – commentano i consiglieri – ma il nostro timore è che siano poi spazi con le mura ma senza anima, senza la partecipazione, l’inclusione e integrazione”.

Ma il sindaco Pizzarotti è vicino ai radicali, alleati del Pd. “Il sindaco dice che voterà Bonino ma noi siano stati eletti per fare opposizione. – replica Lavagetto – Le differenze tra noi e Pizzarotti ci sono ancora. Il nostro è un comportamento leale nei confronti dei cittadini. Non cambia le cose. Avremmo potuto essere più cattivi, presentare la mozione sui servizi ai disabili che sicuramente sarebbe stata bocciata, ma non l’abbiamo fatto”. “Abbiamo fatto 10 mozioni, sono tante? Rilanceremo e continueremo” attacca Pezzuto.

Apprezzamento è stato poi espresso verso il gruppo di Lega che ha votato favorevolmente a molte delle mozioni presentate da Pd, PP, PU.

La discussione sull’approvazione del bilancio non lascia incolume dal commento politico anche la consigliera del gruppo misto Roberta Roberti, unica in opposizione ad aver votato favorevolmente al Bilancio 2018. “Non abbiamo capito questa mossa di aver voluto lasciare il gruppo. – commenta Eramo di Parma Protagonista, l’ex partito di Roberti – Dovrà rispondere ai cittadini che l’hanno eletta. Se vota il piano triennale bilancio vuol dire che approva un piano a lungo termine diverso dal suo. La coerenza per noi invece ha ancora valore”.

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