Parma, impegno e Calaiò: al Tardini contro il Venezia finisce 1-1

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La pioggia mischia neve e gelo non ha mollato per un attimo la morsa sul Tardini, ma Parma e Venezia si è giocata regolarmente. Le due squadre si sono divise il match, un tempo per parte, e pure il risultato: un pareggio, per uno a uno, che scontenta tutti.

Ai numeri, forse, avrebbe meritato il Parma, per occasioni e impegno, anche se più del gioco corale sono state le fiammate dei singoli e il rigore conquistato e realizzato da Calaiò  a tenere a galla i ducali. Che, se il campionato finisse oggi, sarebbero fuori anche dai play off,  superati dallo Spezia che ha battuto in casa la Salernitana nell’altro anticipo. 

Ma così è: un Parma meno peggio di quello delle ultime uscite si accontenta di un punto. Sperando arrivi a rivelarsi prezioso.

PARTITA – Il futuro è oggi. Lo Spezia ha vinto in casa contro la Salernitana, i ducali sono virtualmente fuori dai play off, obiettivo stagionale minimo, devono vincere per l’umore, per la piazza, per archiviare parzialmente una serie negativa che pesa.

D’Aversa torna alla difesa a quattro, con Gagliolo a sinistra e Gazzola a destra, in mezzo Lucarelli e Iacoponi lasciano in panchina Di Cesare, a centrocampo si rivede Scozzarella in regia con Dezi e Scavone, davanti c’è Insigne con Da Cruz e Ceravolo.

La gara inizia con quattro minuti di ritardo e qualche cortese scambio di complimenti tra le due curve: rimarrà il momento più caldo di un match gelido. Il campo, in buone condizioni apparenti pare comunque gelato, come le idee: nei primi 20 minuti la partita è bloccata, congelata, piantata anche se i ducali paiono avere qualche buona idea in più rispetto alle ultime uscite e metterci anche buona volontà e grintosa rabbia.

Al 23esimo la prima vera occasione: Insigne svaria e si invola, suggerimento lungo di un nulla per Ceravolo che in spaccata non ci arriva. Al 27esimo Insigne si mette in proprio: da destra si accentra e tenta il tiro a giro, palla che sfila fuori dal palo più lontano.

Al 32esimo ancora Parma: su una palla in uscita Gagliolo calcia di sinistro potente da qualche metro fuori area, colpendo in pieno l’incrocio dei pali. C’è l’intenzione, manca la fortuna.

La prima frazione sfila via tra qualche fallo di troppo, tre gialli (Garofalo Scavone e Stulac), una punizione sparacchiata da Stulac in Nord, tre minuti di recupero e un pensiero: finalmente il Parma ha un’idea di gioco. I lanci all’indietro, o in orizzontale, lasciano in gran parte spazio alle verticalizzazioni, le palle perse vengono recuperate, sulla sfera i ducali arrivano primi o almeno ci tentano.

Non è chissà che, ma è già qualcosa.

RIPRESA – Pronti, via, il canovaccio non cambia. Il Parma pressa, il Venezia ci capisce poco. Falzerano ha qualche problema e lascia il posto a Firenze, ma al 51esimo è il Parma che ci prova. Punizione insidiosa di Scozzarella, Audero in uscita non è preciso, poi si disimpegan bene sul controcross.

Il Venezia squilla al 53esimo: punizione di Stulac, Frattali vola e devia in un corner sui cui esiti ancora Stulac, di testa, non è preciso. Il Venezia prende metri e inizia a far paura: prova a sbrigliarla Insigne con una sgroppata che vale tutto il campo, ma nell’appoggio a Ceravolo non è lucido.

Mentre sullo stadio scende il 63esimo, ci tenta ancora Gagliolo da fuori: gran botta, ma la palla sfila via controllata da Audero.

A gelare il Tardini, già piuttosto intirizzito, ci pensa al 67esimo Firenze: Pinato riceve sulla destra, Lucarelli spazza ma la palla arriva sui piedi di Firenze che calcia e batte Frattali. 1-0 Venezia. 

D’Aversa prova a cambiare: fuori Ceravolo, dentro Calaiò, mentre in campo le idee dei ducali si fanno sempre più affannose, pasticciate e confuse, troppo simili a quelle delle ultime, drastiche, uscite, proprio l’Arciere la striga come sa. Scozzarella entra in area, cerca il contatto con Andelkovic e se lo prende, è rigore che Calaiò trasforma. 1-1, ancora 16 minuti da giocare e i ducali paiono dotati di nuovo vigore, nuovo coraggio.

La spinta ducale è confusionaria, ma c’è: l’Armata Brancaleone spinge, il Venezia trema e riparte con le maglie fradice di acqua e neve, di un’inverno che non vuole finire.  D’Aversa cambia, fuori Insigne dentro il redivivo Siligardi, Inzaghi lancia in mischia l’ex baby promessa milanista Zigoni.

Il pallone rotola male e non rimbalza, si potrebbe discutere di praticabili e opportunità di giocare al nord alle ore 21,00, ma a volte chi sta ai piani alti pare dimenticare che il calcio è dei e per i tifosi e dovrebbe andare loro incontro….

Ai numeri, forse, avrebbe meritato il Parma, per occasioni e impegno, anche se più del gioco corale sono state le fiammate dei singoli e il rigore a tenere a galla i ducali. Ducali che, se il campionato finisse oggi, sarebbero fuori anche dai play off,  superati dallo Spezia che ha battuto in casa la Salernitana nell’altro anticipo. E sarebbe un grande tonfo. 

Ma così è: un Parma meno peggio di quello delle ultime uscite si accontenta di un punto. Sperando arrivi a rivelarsi prezioso, sul lungo termine.

E la Nord approva, canta “vi vogliamo così”. Volano magliette ed applausi, cala il sipario.

 TABELLINO 

Parma – Venezia 1-1

Marcatori: 67′ Firenze (V), 74′ rig. Calaiò (P)

PARMA – Frattali; Gazzola, Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo; Scavone, Scozzarella, Dezi (dal 87′ Barillà); Insigne (dal 81′ Siligardi), Da Cruz, Ceravolo (dal 71′ Calaiò). A disp: Nardi, Dini, Vacca, Di Cesare, Baraye, Frediani, Anastasio, Sierralta. All. D’Aversa

VENEZIA – Audero, Frey, Andelkovic, Modolo (dal 71′ Del Grosso), Domizzi, Garofalo Falzerano (dal 47′ Firenze), Stulac, Pinato, Geijo, Litteri (dal 85′ Zigoni). A disp: Vicario, Gori, Bruscagnin, Bentivoglio, Fabiano, Marsura, Suciu, Cernuto, Zampano. All. D’Angelo

Arbitro: Di Paolo

Ammoniti: Garofalo, Stulac, Modolo, Andelkovic (V), Scavone (P)

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