La Cina conferma la stretta ai cordoni della borsa. Anche per il Parma Calcio?

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Brutte notizie dalla Cina per gli investimenti esteri in ambito sportivo.

Come riporta il Corriere della sera in un articolo ripreso da 12 Teleducato, in un servizio del Tg a firma Michele Angella, il governo di Pechino, in allarme per la fuga di capitali e deciso a difendere la valuta nazionale, ha confermato le limitazioni già in vigore nell’ultimo anno.

Una situazione che potrebbe riguardare da vicino anche i soci di maggioranza del Parma Calcio, la Desport: nelle linee guida sugli investimenti all’estero per il 2018 diramate dalla Commissione nazionale cinese per le Riforme e lo Sviluppo sono indicati alcuni settori strategici come la produzione di armi, lo sviluppo delle risorse idriche e i mass media: su questi si può investire (quasi) liberamente.

Confermati i controlli, già vigenti, leggasi limitazioni, per chi invece si muove nel settore alberghiero, nell’immobiliare, nell’intrattenimento e nello sport.

Ma quale impatto avranno sui club europei detenuti da holding cinesi? Con le nuove imposizioni del governo cinese – suppone il Corriere – difficilmente Suning, proprietario  dell’Inter, potrà investite grandi risorse nel club in estate.

Anche Desport potrebbe rischiare di avere le mani un po’ legate in termini di investimento? Probabilmente non più di quanto le abbia avute fino ad oggi.

Diversamente la promozione, in termini di introiti e diritti tv, potrebbe risultare fondamentale.

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