Fiumi di fumo in Valbaganza e Valtaro: arrestati due marocchini, condannato a 3 anni il “boss”

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Lui, “il capo”, M.A., marocchino classe ’72 residente nel bresciano era stato arrestato nel novembre 2016, mentre si aggirava lungo Via Colorno con 12 kilogrammi di hashish occultati nel vano motore di una Seat Leon con cui aveva tentato, invano, la fuga. A casa, altri due chili di “fumo”.

Arrestato, al sua condanna è diventata definitiva nei giorni scorsi, tre anni di carcere che sconterà nella casa circondariale di Bergamo.

Le indagini, proseguite dopo l’arresto, hanno portato ad individuare due “destinatari” del maxi carico di droga, due marocchini, regolari sul territorio italiano, con impieghi saltuari: R.A., 41 anni, e ELk. M., 43 anni.

R.A., incensurato, residente a Calestano, si occupava dello spaccio  in tutti i paesi limitrofi fino a Sala Baganza e Felino, ELK.M., invece, di base a Fornovo, si occupave di rifornire tutta la Valtaro. 

Nell’ambio dell’operazione che ha condotto ai due arresti, è stata sequestrata una delle auto che utilizzavano per il trasporto dei grandi quantitativi di droga, una Tiguan, intestata a un connazionale incensurato, nella quale era stato ricavato un vano nella scocca per occultarvi la “roba”.

L’ARRESTO DEL NOVEMBRE 2016 – Fermato un importante carico di sostanze stupefacenti che stava per essere piazzato nel mercato di Parma. I carabinieri del nucleo operativo Radiomobile di Parma hanno arrestato un corriere della droga con 14 kg di hashish proveniente dalla provincia di Brescia.

Intorno alle 18 di ieri, 21 novembre, durante i quotidiani controlli per le strade delle città una pattuglia ha individuato un’auto “curiosa” lungo la strada Asolana: una Seat Leon targata BS con i vetri oscurati. La Seat si stava dirigendo verso Parma. Fermata al posto di blocco è stato individuato il conducente come un ragazzo 35enne marocchino con vari precedenti per spaccio. Da lì ragionevoli elementi per procedere a un controllo più approfondito con la perquisizione dell’auto. Nulla di sospetto dentro all’abitacolo ma appena i militari hanno alzato il cofano del motore la sorpresa.

Avvolti in carta e cartone ed accuratamente adagiati sul motore ben 12 kg di hashish divisi in ovuli e tavolette. Addosso all’uomo mille euro in contanti e vari telefoni cellulare.

I Carabinieri hanno proseguito la ricerca anche nella casa dell’uomo, un appartamento di un condominio in provincia di Brescia a confine con Bergamo. Perlustrata la casa accuratamente sono stati rinvenuti altri 2,1 kg di hashish questa volta solo in tavolette nascosti nel cesto dei panni sporchi.

L’hashish sequestrato ha un valore di circa 150 mila euro. Al mercato tuttavia si sarebbero potuti ricavare molti più soldi. La tipologia di hashish morbido è molto richiesto perché considerato più “buono”.

Ogni sacchetto ritrovato nel cofano motore dell’auto conteneva esattamente 100 ovuli. Ognuno da 1,30 kg. Presumibilmente era tutto pronto per essere diviso tra gli spacciatori della città, ogni sacchetto per un cliente diverso.

Quello di ieri è stato tra i sequestri più consistenti avuti a Parma quest’anno. Lo scorso marzo erano stati fermati 180 kg di hashish sullo svincolo autostradale, anche questi portati da fornitori fuori Parma per il mercato in città. A febbraio un altro ragazzo marocchino proveniente da Brescia era stato fermato con 20 kg di hashish.

 

 

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