Rifiuti, Pizzarotti salva la Raggi? Roma rischia il default e chiede di bruciarli in Emilia. Gazzola: “Scelta più probabile è Parma”. Il sindaco rimanda al Consiglio Comunale

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Una richiesta per smaltire parte dei rifiuti laziali e in particolare della città di Roma in Emilia-Romagna in vista delle feste. E’ quella arrivata ieri dalla Regione Lazio e che si sta valutando a Bologna in queste ore. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine della presentazione del Rapporto 2017 sull’economia regionale. A salvare la sindaca Raggi, proprio l’anti 5 stelle Pizzarotti? Proprio in quell’inceneritore che nel 2012 divenne nemico pubblico nella campagna elettorale del M5s. 

«Ci è arrivata ieri – ha detto Bonaccini -, e l’assessore all’ambiente Gazzolo la sta valutando, una lettera con questa richiesta della Regione Lazio tramite l’azienda che gestisce lo smaltimento e il ciclo dei rifiuti. Credo che ci sia la Capitale, in particolare, in grossa difficoltà visto le feste e ci chiedono se siamo disponibili a smaltire una parte di rifiuti in eccedenza su Roma con rischio dell’emergenza. Adesso valuteremo cosa fare».

Il presidente dell’Emilia-Romagna ha ricordato come in passato questa cosa sia già successa per altre regioni, «due anni fa per la Liguria e un anno fa per la Puglia. Mediamente siamo sensibili quando le quantità sono poche e per poche settimane a prenderle in valutazione. Certo è curioso che proprio dalla Capitale governata dai 5 Stelle che ogni volta ci fanno la morale sul tema dei termovalorizzatori, ci venga chiesto questo».
Comunque, ha sottolineato Bonaccini «noi non siamo, come istituzione, di quelli che selezionano sulla base delle appartenenze politiche. Liguria e Puglia erano governate non dalla stessa parte politica. Valuteremo. Ma certo non possiamo trasformarci in coloro che diventano il riciclo di tutti quelli che non hanno in passato saputo programmare o che anche nel presente non riescono a smaltire. Quindi valuteremo nelle prossime ore».

Conferma l’assessore regionale all’Ambiente dell’Emilia-Romagna, Paola Gazzolo: «Abbiamo ricevuto, tramite la Regione Lazio, la richiesta di aiuto di Roma. E chiederemo a Parma, dove c’è un inceneritore che ha ancora spazio, di accettare i rifiuti della Capitale. Noi abbiamo aiutato altre regioni in passato, come la Liguria dopo l’alluvione e la Puglia: allora furono coinvolti altri inceneritori, come quelli di Piacenza e Ferrara. A questo punto è giusto chiedere collaborazione ad altri territori. Dalle prime verifiche, Parma sembra il migliore. L’alternativa è Forlì, ma visto che lì vicino c’è anche un inceneritore dei rifiuti ospedalieri, la scelta più praticabile è Parma. Prenderemo la decisione finale nella riunione della giunta del 28 dicembre, ma Roma ci sta premendo per fare in fretta: temono che durante le feste la situazione diventi ancora più grave».

PIZZAROTTI RIMANDA LA DECISIONE AL CONSIGLIO COMUNALE-

Questa la risposta del sindaco Federico Pizzarotti alla richiesta della Regione:

Leggo che Roma, in emergenza rifiuti, chiede all’Emilia Romagna di smaltirli durante il periodo delle feste natalizie, e che l’Emilia Romagna intende chiederlo a Parma.
In poche parole, chi è più inefficiente chiede sostegno a chi è efficiente, ma questo è un alibi che non deve diventare un fatto sistematico. Se la regione Emilia Romagna rispetto alla richiesta del Lazio valuterà di fare una richiesta formale al Comune, ritengo che sarà un tema da Consiglio Comunale, più che uno scambio di battute da campagna elettorale di fine anno sui quotidiani. Parma non si sottrae al senso di responsabilità istituzionale, ma è bene chiarire un punto: in cinque anni la nostra città ha raggiunto l’80% di raccolta differenziata, divenendo uno dei modelli di eccellenza in Italia e in Europa.
Se tutte le città facessero come noi non ci sarebbe bisogno di queste richieste. Questo vale per Roma, per il Lazio e per l’Emilia Romagna.
Noi lo abbiamo fatto con fatica e impegno, un grazie a Gabriele Folli, e non senza polemiche e azioni impopolari. Ed è per questo che avrei gradito una telefonata del Sindaco Raggi, perchè ogni comune può avere delle difficoltà, ma sappiamo bene che i rapporti umani e le telefonate non sono nelle corde di molti esponenti del movimento.
Ritengo che questo tema debba essere affrontato a livello più alto, astraendo dai singoli Comuni, perchè se vogliamo non costruire più impianti e anzi spegnere progressivamente gli attuali servirà una compensazione tra regioni, come ora avviene tra province.
Serve una politica capace di affrontare i problemi, anche quelli più difficili, piuttosto che fare proclami che poi si infrangono contro la realtà di ogni giorno.
La politica deve tornare ad essere il luogo dove il realizzabile viene pianificato, e non la terra delle promesse, solo così potremo riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica.

 

1 commento

  1. Lega Nord:“No ai rifiuti da Roma”
    I rifiuti di Roma a Parma non devono venire. Il nostro è un territorio di produzioni di eccellenza da salvaguardare: non può sopportare quantità abnormi di spazzatura che la capitale per sua inefficienza non riesce a smaltire”. Queste le parole con le quali il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega nord, Fabio Rainieri, ha espresso opinione nettamente contraria all’idea che i rifiuti del Lazio e principalmente di Roma siano smaltiti nel termovalorizzatore di Parma.

    “Se non sbaglio c’è qualcuno in città, come i seguaci del primo cittadino Pizzarotti, che per spiegare che non si è riusciti a non far attivare l’inceneritore si vantano che però lo stanno affamando – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – La cosa non è ovviamente vera, come tante altre che raccontano i pizzarottiani, anche perché adesso raccogliamo anche i rifiuti di Reggio Emilia senza avere nemmeno i vantaggi in termini di bollette basse che i nostri vicini avevano quando smaltivano i nostri. Ma se ci caricheremo anche quelli di Roma l’inceneritore di Ugozzolo andrà a pieno regime e la sua fame sarà completamente placata, dando al gestore Iren grandi vantaggi economici e nessun vantaggio a i parmigiani. Chissà cosa dirà il Sindaco Pizzarotti al riguardo: vorrà essere coerente con l’iniziativa che lo portò a conquistare quella sua carica o non vorrà dare nessuna fastidio a Iren che gli paga tante iniziative in città, compreso il concerto di Fedez a capodanno?”

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