Via Battei: rapinata sull’auto mentre è ferma al semaforo

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Derubata mentre tornava a casa: spaventosi momenti per una parmigiana venerdì sera. Ferma al semaforo, la borsetta appoggiata sul sedile del conducente, un uomo si è avvicinato nell’oscurità, ha aperto la portiera, rubato la borsa e fuggito. Lei è rimasta lì, sbigottita, mentre l’auto dietro, inconsapevole, suonava con insistenza per l’arrivo del verde.

Chiara ha già passato la boa dei quaranta “un po’ di vita pensavo di averla vista” racconta, ma la voce le trema ancora. “Ero quella che dice sempre alle amiche di non essere fifone, di non lasciare la luce accesa in casa quando escono, che va al mercato e non si tiene la borsa appiccicata. Attenta, ma non paranoica”.

Fino a venerdì sera. “Ero in Via Battei, arrivavo da Via Sidoli, andavo verso casa” racconta. Piovigginava, quella sera. “Il semaforo era rosso, io ero seconda o terza della fila, stavo pensando solo a fare in fretta…io non chiudo mai la portiera del passeggero, si sa mai un incidente, la necessità di dover aprire in fretta…però sul sedile del passeggero metto sempre di tutto. Borsetta, spesa, acqua, cellulare, sigarette…”.

Lo dice come volesse giustificarsi, anche se non c’è proprio nulla da spiegare. “Beh, ero ferma al semaforo. Non so nemmeno a cosa pensavo, so che a un certo punto dalla flottiglia di macchine parcheggiate a bordo marciapiede è emersa un’ombra. Credo fosse giovane, alto…boh, aveva un cappuccio, non saprei dire il colore della pelle. Massiccio però…”fisicato”. E vabbè… è stato tutto roba di un secondo. Mi ha aperto la portiera, ha preso la mia borsetta, poi se ne è andato. Frazione di un secondo, credo che quelli dietro non se ne siano nemmeno accorti, tant’è che è venuto verde, io ero attonita e dietro suonavano…”.

Come possono non aver visto? “Era buio, pioveva. Questo è sbucato dal nulla e nel nulla è ritornato. E come facevo a inseguirlo? Ero in coda…e comunque è stato tutto troppo veloce”.

Nella borsa, la vita. “Incartamenti vari, chiavi di casa e dell’ufficio, cellulare, portafoglio con passaporto e documenti , carte di credito, duecento euro”.

E quella tranquillità che non torna più.

 

 

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