Qualità dell’ambiente: Parma è quarta in Italia, Mantova la migliore

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In tutto sono 104 le città in classifica. Al secondo e terzo posto ci sono Trento e Bolzano, seguite da Parma, Pordenone e Belluno. Fanalino di coda è Enna. Tutte le 6 città capofila sono nel gruppo dei centri urbani che hanno raggiunto e superato gli obiettivi di raccolta differenziata del decreto Ronchi del 1997: Mantova sfiora l’80% di raccolta differenziata. Belluno e Bolzano hanno la migliore qualità dell’aria, in particolare nella città altoatesina in dieci anni il peso delle polveri sottili è stato ridimensionato del 40 per cento.
Sale nella classifica Milano che ha migliorato la sua prestazione ed è arrivata alla 31esima posizione. Maglia nera per lo smog a Torino.

Milano è salita al 31° posto grazie a scelte come quelle dall’Area C, la zona a traffico limitato a cui possono accedere solo i veicoli più ecologici, il car sharing e il potenziamento del trasporto pubblico. Il capoluogo lombardo rimane però segnato dalle pessime prestazioni in termini di qualità dell’aria, dove si va oltre i limiti di concentrazioni di pm10, le polveri sottili più pericolose per la salute. Per quanto riguarda la concentrazione media annuale di polveri sottili i valori peggiori si registrano a Torino, segue Milano e al terzo posto c’è Napoli.
La città con il maggior numero di giorni fuorilegge per il pm10 nel 2016 è stata Torino, la seconda Frosinone e al terzo posto Milano. Tra il 2016 e il 2015 sono scesi da 49 a 36 i capoluoghi in Italia che hanno superato per più dei 35 giorni consentiti dalla normativa nell’arco dell’anno il tetto massimo delle polveri sottili. Le città dove si usa di più il trasporto pubblico sono Venezia e Milano tra i grandi centri urbani, tra quelli di medie dimensioni ci sono Brescia, Trento e Cagliari.

Soddisfazione quella espressa dall’assessore all’ambiente del Comune di Parma, Tiziana Benassi: “Sono orgogliosa di aver partecipato oggi, a Milano, alla presentazione del 24° rapporto di Ecosistema Urbano 2017 secondo il quale Parma si colloca nel gruppo di testa della classifica, anche con un certo distacco rispetto alle altre città, per il quale l’indice aggregato di sostenibilità si attesta tra il 75% e il 77%. Il riconoscimento di oggi ha per me e per la Giunta Comunale un particolare significato perché si pone a pochi giorni dalla presentazione pubblica del dossier Parma 2020 che candida la città come capitale della cultura. Tra cultura e sostenibilità, infatti, c’è un legame stretto e vitale. La cultura ci aiuta a capire che la sostenibilità è un tema cruciale. Promuovere un’idea di città dove la cultura è al centro delle politiche dell’Amministrazione vuol dire promuovere politiche capaci di favorire l’innovazione, la sostenibilità, la rigenerazione urbana, il futuro ma anche la memoria e la propria identità. Come spesso diciamo, questi riconoscimenti per noi non sono mai  il punto di arrivo. Parma vuole fare un ulteriore passo avanti e soprattutto nella direzione di una mobilità sempre più sostenibile. Che vuol dire cambio tecnologico ma anche e principalmente cambio culturale, verso un centro della città sempre più a dimensione di persona e un ambiente urbano sempre più ambiente di vita.”

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