Verso Parma Avellino, le parole di mister D’Aversa. Convocati e curiosità sulla gara

0

Verso Parma Avellino, le parole di Roberto D’Aversa e tutte le curiosità sul match.

Roberto D’Aversa – “Avremo di fronte una squadra strutturata e forte fisicamente, con giocatori esperti. Contro l’Avellino sarà quindi una partita difficile, loro concedono pochi spazi: ci vorrà equilibrio, perché le loro ripartenze possono farci male”.

“La vittoria contro l’Entella ha migliorato lo score casalingo? Quella partita è stata importante sotto questo aspetto perché è servita a ricompattare l’ambiente, ma nelle partite precedenti gli episodi non ci hanno aiutato: dobbiamo fare sì che invece gli episodi portino la gara dalla nostra parte. Vogliamo restare concentrati ed equilibrati per portare a casa il risultato pieno“.

“La classifica? In questo campionato ci sono squadre con valori importanti, che sulla carta partono avvantaggiate per esperienza e per il paracadute alcune squadre, poi certe cose non contano se in campo si va con la giusta cattiveria, per dimostrare di essere più forti di loro. Quello di Serie B è un campionato equilibrato, dove può succedere di vincere e perdere con chiunque: dobbiamo cercare di dare ancora di più per vincere.

Per la formazione di domani devo valutare qualcosa, ho alcuni dubbi, d’altronde quando si fanno tre gare in una settimana ci possono essere delle difficoltà per chi le gioca tutte e tre. Dobbiamo affrontare la partita di domani sapendo che affrontiamo una squadra preparata per affrontare la Serie B e guidata da un allenatore che conosce bene la categoria e ha vinto molti campionati”.

Che partita sarà? Noi in casa abbiamo sempre fatto la partita, rispettiamo l’avversario: se pensiamo che sarà una partita facile ci sbagliamo. La difesa al momento è quella tipo? Questo è un reparto che ha fatto bene nelle ultime partite, ma anche all’inizio con interpreti diversi, in questo momento il merito è di tutti. Cerchiamo di sfruttare le caratteristiche di chi va in campo: non dipende tutto dal sistema di gioco ma da come si lo si applica, e dall’interpretazione che viene data in campo“.

Notiziario e convocati – Mister Roberto D’Aversa, al termine della seduta di allenamento a porte chiuse sostenuta questa mattina al Centro Sportivo di Collecchio, ha convocato per la dodicesima partita del campionato Serie B ConTe.it 2017/2018, in programma domani pomeriggio allo stadio Ennio Tardini (fischio d’inizio: ore 15) contro l’Avellino, i seguenti 24 giocatori (in ordine alfabetico):

Yves Baraye, Antonino Barillà, Emanuele Calaiò, Francesco Corapi, Jacopo Dezi, Antonio Di Gaudio, Andrea Dini, Pierluigi Frattali, Marco Frediani, Riccardo Gagliolo, Luca Germoni, Simone Iacoponi, Roberto Insigne, Alessandro Lucarelli, Pasquale Mazzocchi, Gianni Munari, Michele Nardi, Manuel Nocciolini, Juan Ramos, Luigi Alberto Scaglia, Manuel Scavone, Matteo Scozzarella, Francisco Sierralta, Luca Siligardi.

Un po’ di curiosità sul match:

Biancoverdi all’attacco – Il club campano allenato da walter Novellino, numeri alla mano, ha messo a segno 20 reti in 11 giornate: dato che lo rende il secondo miglior attacco stagionale dietro all’Empoli (23) e in coabitazione con Bari e Pescara. Al risultato stanno contribuendo prima di tutto attaccanti esperti come Matteo Ardemagni: la punta classe ’87, autore fino ad oggi in stagione di 5 reti, conosce benissimo la categoria, avendo giocato in B già con Cittadella, Atalanta, Padova, Modena, Carpi, Spezia e Perugia. In attacco a quota 4 gol stagionali c’è anche il compagno di reparto Luigi Castaldo, classe ’82 con una lunga esperienza tra Dilettanti, Serie C e cadetteria, categoria nella quale ha esordito con l’Ancona nel 2001 e nella quale si è poi affermato nella Nocerina (42 presenze e 10 reti) prima e successivamente nell’Avellino. Accanto alle punte più navigate ci sono in rosa giovani prolifici in altri ruoli come il centrale di difesa Anton Kresic, croato in prestito dall’Atalanta con all’attivo tre reti in campionato e che ha già giocato lo scorso anno in B con la maglia del Trapani. In attacco, sempre in tema di giovani, c’è anche Asencio, classe ’98 in prestito dal Genoa: qui nella Primavera rossoblu ha segnato 28 reti in 55 partite complessive.

Ritorno alla vittoria – Asencio ha segnato nell’ultima gara giocata dall’Avellino. Al Partenio-Lombardi la squadra di casa ha superato 1-0 la Pro Vercelli, nonostante abbia giocato il finale del match in 10 per l’espulsione di Moretti.

La vittoria dell’ultimo turno si è rivelata importante per l’Avellino, che era reduce tra sconfitte consecutive contro Bari, Salernitana nel derby campano e Pescara dopo aver invece battuto per 3-2 l’attuale capolista Empoli. In tutto per la squadra di Novellino fino ad oggi sono arrivate 5 vittorie, altrettante sconfitte e un pareggio.

Rosa e modulo – L’Avellino come visto dispone di attaccanti esperti e giovani in prestito che vogliono mettersi in mostra in una piazza dalla lunga tradizione calcistica. Della linea verde fanno parte tra gli altri il difensore Marchizza in prestito dal Sassuolo, il terquartista Morosini dal Genoa e i portieri Rdu (Inter) e Lezzerini (Fiorentina). Novellino ha spesso scelto di giocare con il 4-4-2, che può diventare 4-4-1-1 come nell’ultima gara con Ardemagni unica punta supportato da Asencio.

I record di Alessandro Lucarelli – il Capitano, è molto vicino a diventare il giocatore della secolare storia del Parma Calcio con il maggior numero di presenze in campionato (Serie A, Serie B, Serie C e Serie D), senza considerare da consuetudine statistica gli incontri di spareggio, di playoff e di playout.

Il Cap, martedì sera a Foggia, ha raggiunto quota 308.

Documentazioni e ricerche, valutate attendibili dagli storiografi dell’Associazione Parma Museum Onlus partner ufficiale del Museo del Parma Calcio Ernesto Ceresini, indicano in un altro baluardo della difesa della nostra squadra, Ermes Polli, il titolare di questo particolare primato con 310 gare disputate in Serie C, in Serie B e in Serie D tra il 1958 e il 1969.

L’epico difensore Ivo Cocconi ne ha giocate, secondo i conteggi testimoniati, 307 (dal 1948 al 1962) tra Serie C e Serie B

A Lucarelli mancano dunque soltanto tre partite per salire con 311 su un gradino assoluto della storia del Parma Calcio. Con una supremazia difficilmente raggiungibile nel tempo.

PRESENZE CON LA MAGLIA DEL PARMA IN CAMPIONATO
1) Ermes Polli 310
2) Alessandro Lucarelli 308
3) Ivo Cocconi 307
4) Luigi Apolloni 304
5) Lorenzo Minotti 280
6) Antonio Benarrivo 258
7) Giovanni Colonnelli e Giovanni Mazzoni 242
8) Alessandro Melli 241
9) Augusto Ponticelli 236
10) Aldo Silvagna, Roberto Mussi e Fabio Cannavaro 213

PRESENZE CON LA MAGLIA CROCIATA IN CAMPIONATO, COPPA ITALIA E MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI
1) Luigi Apolloni 384
2) Antonio Benarrivo 362
3) Lorenzo Minotti 355
4) Alessandro Lucarelli 326
5) Ermes Polli 317
6) Ivo Cocconi 310
7) Alessandro Melli 300
8) Fabio Cannavaro 291
9) Roberto Mussi 277
10) Giovanni Colonnelli 273
11) Nestor Sensini 271
12) Giovanni Mazzoni 246
13) Michelangelo Benedetto 241
14) Dino Baggio 240
15) Augusto Ponticelli 236
16) Aldo Silvagna 229
17) Gabriele Pin e Lilian Thuram 228
18) Luca Bucci 227
19) Gianluigi Buffon 225
20) William Bronzoni 220
21) Hernan Crespo 211
22) Alfredo Mattioli e Marco Osio 209

Lo storico doppio ex – A volte basta poco per ribaltare l’opinione che molti possono avere su di te. Di Antonio Nocerino si è spesso pensato fosse un centrocampista di grande cuore e grandi polmoni, che sta lì nel mezzo finchè ce ne ha (semi-cit.), al quale tutto sommato una certa abilità “circense” con il pallone poteva non essere richiesta. Poi te lo ritrovi a Wembley – non al campo sotto casa: a Wembley, ok? – con la tuta della Nazionale Under 21 mentre durante il riscaldamento palleggia con le spalle, come Maradona qualche anno e qualche chilo fa. Il Pibe però lo faceva per mettere pressione all’avversario ancora prima della gara. Nocerino lo fa perché quel pallone lo ama, vuole averlo con sè sempre, non solo quando deve inseguire un avversario in partita per rubarglielo. Se ne stacca solo per fare gol. E non saranno pochi per lui in carriera: per dire, al primo anno di Milan andrà in doppia cifra. E segnerà pure dal dischetto con l’Italia, nella sfida vinta ai rigori contro l’Inghilterra ai quarti di Euro 2012.

Antonio Nocerino è lo storico doppio ex della sfida tra Parma e Avellino, in programma domenica 29 ottobre alle 15 al “Tardini”. Uno stadio che Antonio conosce bene, avendoci giocato nella stagione 2015, quella del fallimento del Parma Fc, nella quale Nocerino fa in tempo a farsi apprezzare dal pubblico crociato per impegno e dedizione. I numeri parlano chiaro, prima di tutto: 20 presenze e 3 gol, il primo dei quali contro il suo ex Milan.

via GIPHY

Numeri di una determinazione che viene da lontano, quando un Nocerino giovanissimo lascia Napoli per Torino, dove è la Juventus che lo aggrega alle proprie giovanili. Per lui è un periodo che lo accomuna a tanti altri coetanei che partono da casa per inseguire un posto nel calcio che conta. Nel settore giovanile bianconero Nocerino impara il mestiere di calciatore, per poi cominciare a metterlo in pratica in provincia. Ed è ad Avellino che Nocerino si affaccia nel mondo professionistico, esordendo in uno 0-0 finale contro il Palermo e collezionando in Irpinia 34 presenze complessive. Dopo sole 5 presenze con il Genoa, la sua esperienza in provincia prosegue tra Catanzaro e Crotone, prima di approdare nella massima serie con la maglia del Messina. Fino a questo momento della sua carriera, Nocerino non ha ancora segnato ed è con la maglia giallorossa che trova la sua prima rete, contro l’Empoli. Ma quel gol non lo troverete negli annali, perché quella gara venne poi ribaltata con un 3-0 a tavolino per i toscani.

Ma è a Piacenza che arrivano i primi gol che stavolta sugli annali trovate tutti: saranno 6 in 37 partite con la squadra emiliana allenata da Iachini, ex giocatore bello “tosto” che forse proprio in Nocerino si rivede. Per il centrocampista campano è un momento fondamentale della propria carriera, visto che la Juventus torna a puntare su di lui e ne acquista la seconda metà del cartellino all’epoca del Piacenza. In bianconero resta un anno e totalizza 32 presenze, prima di essere ceduto al Palermo nell’ambito dell’affare Amauri. In Sicilia affina le proprie doti di centrocampista di “rottura” agendo alle spalle del più offensivo Bresciano, per poi invece sviluppare doti più offensive facendosi coprire le spalle da Migliaccio.In rosanero conta più di 100 presenze e 6 reti, che raddoppiano nella successiva esperienza rossonera. Al Milan sono anni nei quali Nocerino si ritaglia un posto anche nella Nazionale che Prandelli assembla per gli Europei di Polonia e Ucraina, dove la nazionale arriva fino alla finale.A Parma Nocerino approda dopo un passaggio al Torino. Qui resta nella seconda parte del campionato 2015 e nonostante i problemi del club e personali riesce ad affermarsi come uno dei giocatori più apprezzati dal pubblico, per la determinazione mostrata in campo in ogni partita e facendosi trovare pronto anche in zona gol.

Oggi Nocerino è ancora in attività e gioca in Mls, con la maglia di Orlando, la stessa franchigia nella quale gioca Kakà.

Parma – Avellino Story – Tre colpi di testa vincenti di tre nostri difensori centrali in elevazione. Il pallone da loro incornato e schiacciato con precisione e potenza, che si insacca alle spalle del portiere avversario.

I protagonisti: Luigi Apolloni, al 52′, il 9 ottobre 1988, per il momentaneo pareggio. Lorenzo Minotti, il 5 novembre 1989, al 36′, a suggellare la vittoria con il risultato di 2-1. Il danese Magnus Troest, all’8′, il 6 dicembre 2008, per il successo con l’esito di 1-0.

Una spettacolare mezza rovesciata del compianto Tarcisio Catanese al 30′. Per passare in vantaggiosugli ospiti, che recuperarono al 35′ prima dell’inserimento offensivo decisivo di Capitan Minotti. Capitò tutto in sei minuti, nella stagione della storica prima promozione nella Serie A a girone unico targata mister Nevio Scala.

Gli assist a centro area di due difensori. Lo stopper Giuliano Andreuzza, che dalla trequarti destra pennella per un rasoterra letale di Alberto Rizzati, sottoscrizione al 35′ dell’affermazione Crociata 1-0 (21 ottobre 1973). Il terzino Enzo Gambaro, che dalla corsia della stessa zona di campo corona una sua classica sgroppata servendo un pallone basso e invitante su cui si avventa il parmigiano Marco Giandebiaggi. A cinque minuti dal triplice fischio, è il gol del 2-1 del 1988, capitalizzando la rete segnata in precedenza dal compagno Gigi.

Uno scialbo 0-0 di fine stagione, il 15 giugno 1975, ultima gara casalinga con la nostra squadra già matematicamente retrocessa.

Sono le istantanee della storia di Parma-Avellino. Una sfida che, allo stadio Ennio Tardini, in campionato si è disputata cinque volte senza mai patire una sconfitta. Ottenendo il massimo in quattro circostanze.

Sempre in Serie B, la categoria in cui i due club si incontrano di nuovo, domenica 29 ottobre, nella nostra casa (fischio di inizio: ore 15), nove anni dopo l’ultima.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here