Rc auto temporanee: occhio alle truffe

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Il mondo del web viene spesso incontro a chi non è ferrato su qualche argomento e vuole informarsi meglio oppure cerca semplicemente strumenti di ricerca che facilitino alcuni compiti e consentano di risparmiare tempo. Anche nel mondo delle RC auto i motori di ricerca sono diventati estremamente importanti: da un lato le compagnie assicurative creano delle vetrine online per raggiungere nuovi potenziali clienti con più facilità, dall’altra i comparatori permettono di confrontare in pochi minuti le offerte del mercato e trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Le proposte online hanno molti vantaggi, in quanto permettono di fare tutto comodamente da casa o da qualsiasi altro luogo e il più delle volte garantiscono tariffe convenienti, sconti, programmi di fidelizzazione. Allo stesso tempo c’è da ammettere che, senza il contatto diretto, è difficile capire se una compagnia è affidabile, competente, sicura e questo sicuramente non è un bene, visto che si sta parlando dell’assicurazione di un veicolo. Naturalmente il mercato del web offre delle garanzie e gli utenti godono di ottime tutele. L’unica cosa importante è rimanere sempre informati sui propri diritti e accertarsi che i venditori o i fornitori di servizi a cui ci si rivolge rispettino tutte le leggi in materia.

Proprio negli ultimi tempi sono aumentate notevolmente le segnalazioni di RC auto fasulle e, nonostante diversi siti siano già stati oscurati, molti altri sono sotto stretta osservazione e rischiano ugualmente di venire chiusi. L’Ivass, Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha segnalato quattro siti in circa un mese. Grazie all’intervento attento dell’istituto agli inizi di settembre sono stati portati all’attenzione delle autorità i siti www.polizza4mesi.com e www.reassicurazioni.it e nei primi giorni di ottobre a questi si sono aggiunti www.siamosicuri.com e www.siamosicuri.org. Questi domini commercializzerebbero polizze contraffatte, anche della durata di qualche giorno o massimo pochi mesi. Di fatto le attività dei siti in questione non sarebbero riconducibili ad un intermediario iscritto regolarmente nel Registro Unico degli Intermediari Assicurativi, quindi è stato richiesto l’immediato oscuramento dei siti. Al momento le autorità competenti stanno lavorando sul caso.

Non è strano che proprio in questo periodo stiano emergendo così tanti siti fraudolenti. Recentemente molte polizze assicurative sono diventate ancora più care, costringendo soprattutto i guidatori nelle classi più alte a sborsare migliaia di euro per proteggere il proprio veicolo. I truffatori cercano di approfittare di questa situazione, proponendo agli utenti più sprovveduti o ingenui tariffe esageratamente basse e di breve durata, generalmente dalla settimana ai quattro mesi. Questa proposta di assicurazioni a breve termine risulta particolarmente allettante, soprattutto nel sud dell’Italia, dove le polizze risultano più care e i guidatori cercano spesso degli sconti.

I falsi assicuratori trovano nomi credibili per la loro finta attività e creano anche portali o account sui Social, come Facebook e Twitter, ma in realtà non possono dare nessuna garanzia e i guidatori, in caso di incidente, non possono dire di essere vittima di un raggiro, perché in questi casi la buona fede non basta. Di conseguenza, tutte le spese saranno a carico del malcapitato, che potrebbe dover sborsare centinaia di euro per una semplice strisciata o addirittura milioni per lesioni gravi o morti.

L’Ivass non può controllare contemporaneamente tutti i siti di assicurazioni, quindi è importante che gli utenti facciano parte del lavoro e si muovano con cautela. Prima di sottoscrivere un contratto si deve controllare che gli intermediari siano autorizzati allo svolgimento dell’attività assicurativa e che dietro al sito ci sia un’impresa effettiva. Su Polizzeonline.net, per stare più tranquilli, è disponibile un elenco completo delle compagnie assicurative realmente abilitate. Inoltre segnaliamo che sul sito dell’Ivass è possibile trovare anche la lista di siti che sono stati segnalati come pericolosi. Sempre sullo stesso sito ci sono inoltre i profili Facebook o Twitter a cui si appoggiano suddetti siti. Chi volesse informazioni aggiuntive può rivolgersi al contact center dell’Istituto, telefonando al numero verde 800486661.

 

 

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