San Michele Tiorre, i residenti dicono no ai profughi

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Dopo lo stupore per l’improvvisa notizia dell’arrivo di venti profughi, gli abitanti di San Michele Tiorre si preparano a dare battaglia per fare sentire tutta la loro contrarietà.

La zona dove è inserita la villetta nella quale verranno collocati i 20 profughi è la tipica tranquilla urbanizzazione che si sviluppa a lato di una strada di collegamento; nello specifico quella tra Felino e Pilastro.

È formata da tre vie disposte a ferro di cavallo e una intermedia, che si inerpicano dolcemente sulla collina. Sono presenti una quarantina di villettine circa, attaccate le une alle altre.

Alcune normali altre più lussuose, costruite approssimativamente, a cavallo degli anni 70-80, almeno le prime; quasi tutte con recinzioni sono facilmente scavalcabili, alte soltanto un metro, come si usava in quel periodo, quando i ladri non si sapeva nemmeno cosa fossero e i cancelli dei cortili venivano lasciati aperti anche di notte. Gli abitanti sono ovviamente increduli per la notizia dell’arrivo dei profughi, e allo stupore inizia ora a subentrare la rabbia.

Anche perchè pare che ci sia un altra abitazione, appena a monte dell’insediamento, pronta a ricevere altri dieci profughi, ed una unità con tre appartamenti che ne ha due vuoti. Ed è chiaro che chi deve pagare l’imu, triplicata in dieci anni, anche se l’appartamento è vuoto, un pensiero a questa forma di reddito ce lo fa. O, per meglio dire, è costretto a farcelo.

Dice una signora, che sebbene in pensione da due anni deve ancora ricevere la prima mensilità: “Sono profondamente preoccupata e contraria. Qui ci stanno sostituendo. Hanno tutti più diritti di noi. E poi non c’è da fidarsi. Noi siamo anziani e mio figlio non abita nemmeno qui con me. Se occorre fare delle manifestazioni di protesta sono pronta. Spero lo siano anche gli altri. In famiglia siamo sempre stati comunisti, che addirittura mia madre per avversare il Duce ha lasciato senza mangiare mia nonna (probabile riferimento alla Tessera del pane). Ma non mi interessa. Questa volta appoggio la destra. Appoggio Lusuardi”.

Un altro abitante del quartiere con figli in giovane età è chiaramente preoccupato: “Ci sono due piccoli giardinetti dove vanno i nostri figli a giocare, ma adesso chi si fida a mandarceli da soli? Inoltre quando scendono sulla provinciale per prendere l’autobus ed andare a scuola, a quella casa ci devono passare anche davanti. Questo quartiere ha sempre votato in maggioranza le forze politiche di riferimento di questa amministrazione, al punto che taluni lo chiamano “il cremlino”, e adesso questo è il risultato, si prendano i profughi”.
Un terzo abitante che ha partecipato alla riunione di due sere fa, indetta dall’amministrazione, avanza dubbi sulle sue modalità di esecuzione: ” Non c’è stata informazione adeguata e i cittadini, per questo, non hanno potuto partecipare come avrebbero voluto. Si è saputo tutto soltanto all’ultimo momento e solo attraverso il tam tam dei social, passandoci parola gli uni con gli altri.

Alla riunione, però, i favorevoli all’arrivo dei profughi, generalmente vicini a questa amministrazione, erano presenti in gran numero. Apparentemente disposti a macchia di leopardo nella sala, al punto da arrivare a dominarla ed apparire in numero ancora maggiore durante i loro applausi corali. Un caso?

Così come oltremodo sovradimensionato è apparso il numero e la qualità dei testimonial fatti arrivare per cercare di tranquilizzare i cittadini e dare positività all’iniziativa. Oltre all’onorevole Romanini, anche il sindaco Cesari, fatto arrivare addirittura da Sorbolo”.

Il quale Cesari avrebbe indicato come sostanzialmente positiva l’esperienza dell’accoglimento profughi nel proprio Comune. Quando però gira voce attendibile di appostamenti che lui stesso sarebbe stato costretto a fare per individuare alcuni profughi che molestavano le giovani di Chiozzola nel tragitto dalla fermata dell’autobus alle loro abitazioni e di uno di loro che andava addirittura a toccarsi e a calarsi i pantaloni davanti all’edicola e ad urlare frasi inequivocabili all’indirizzo dell’edicolante.

Per non parlare di quello ospitato ad Ugozzolo che ha fatto delle avances ad una signora in strada rincorrendola poi fino sotto casa, facendo poi perdere le proprie traccie. Fatti che hanno addirittura costretto il Sindaco Cesari ad installare un adeguato sistema di telecamere di video sorveglianza proprio in corrispondenza con l’edicola e la fermata dell’autobus.

Intanto pare che nella mattinata di oggi, Sabato 9 Settembre 2017, in Comune a Felino si sia tenuta una riunione tra le forze politiche locali per affrontare l’argomento. La minoranza è già pronta a dare battaglia e nella mattinata il telefono del consigliere Angelo Lusuardi era a dir poco bollente. Continuamente bersagliato dalle telefonate di cittadini fortemente preoccupati e desiderosi di poter organizzare quanto prima una clamorosa protesta. Ed anche le sue ultime esternazioni su facebook non lasciano dubbi.

Pronti per il prossimo week end anche i militanti di Fratelli D’Italia che scenderanno in piazza per dire no.

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