Maturità 2017: la prima prova sul progresso, robotica e Caproni. I docenti parmigiani: tracce scelte “da capre”

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Dopo la notte prima degli esami…prima prova per i maturandi, quella scritta di italiano. Gli studenti iscritti sono 505.686 (489.168 interni e 16.518 esterni) per 25.256 classi coinvolte.

Tra loro, 3.276 ragazzi di Parma e provincia, cui si aggiungono 50 candidati esterni, mentre saranno 82 le commissioni chiamate a giudicarli.

In tutta l’Emilia-Romagna Romagna i maturandi sono 32.207, con 785 commissioni al lavoro.

 

Le tracce – Inattese, inaspettate, deludenti le tracce, anzi, scusate le traccie. Per l’ attualità si parte da una citazione di Boncinelli, “Per migliorarsi serve una mutazione”, per parlare di progresso che è il filone di questo esame del 2017.

Il tema storico tratta “il miracolo economico italiano” con citazioni di Bevilacqua e Ginsborg.

Giorgio Caproni invece è l’autore scelto per l’analisi del testo, con  la lirica “versicoli quasi ecologici” tratta dalla raccolta Res Amissa dello scrittore livornese.

“Idillio e minaccia nei confronti della natura nell’arte e letteratura” per il saggio breve o articolo di giornale. Immagini di quadri di William Turner e Giuseppe Pellizza da Volpedo, versi di Pasolini nei documenti per il saggio. Oppure un approfondimento sui temi di “disastri e ricostruzioni”, “robotica e nuove tecnologie nel mondo del lavoro”.

Scatenato il web, polemico per la scelta di Giorgio Caproni, non esattamente uno degli autori più studiati.

Anche i docenti parmigiani si dichiarano decisamente scontenti della scelta. All’esterno del blindatissimo Liceo Scientifico Ulivi, Isabella, docente di italiano in pausa sigaretta coi colleghi, lamenta “numerosi problemi con la connessione web per l’invio a Provvedorato e ministero di alcuni documenti. Sarebbero 3 le scuole che hanno riscontrato gli stessi problemi di accesso al sito a Parma. Problemi anche a Piacenza.

Ma soprattutto tracce assurde, di scarso spessore, poco curiose, zero stimolanti. Caproni? Io non lo insegno, non fa parte del programma scolastico consueto, salvo non si lascino indietro autori più importanti non è un argomento che si tratta”. 

Gli studenti comunque: “Mi paiono tranquilli, immagino abbiano scelto un’altra traccia. Come direbbe Sgarbi, sono state fatte scelte…da capre”.

Stessa furia, anzi, superiore, per una docente del Romagnosi. “Disastri e ricostruzione”? che rappresenta, vogliono che portiamo gli studenti a far ricostruire dove il sisma abbatte? – ironizza. “Il miracolo economico?” In storia non ci si arriva, e i programmi li fa il Ministero, mica noi. Caproni? Io insegno italiano, e l’abbiamo solo sfiorato. In 99 casi su 100 credo lo ignorino. E comunque “Versicoli quasi ecologici” e’ quasi leopardiano, ma ha scritto decisamente di meglio.

 
 Domani sarà tempo della seconda prova: una versione di latino, probabilmente, per i liceali del classico, matematica allo scientifico. E si attendono sorprese.

 

 

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