D.C.D, il ladro per disperazione costretto in Italia dalla legge

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E’ comparso govedì in tribunale, D.C.D., etiope, 19 anni, arrestato in Via Bocchi dopo l’ennesimo furto su un’auto. 

Candidamente, ha ammesso di averlo fatto per fame e disperazione, lui che di un lembo di stazione centrale ha fatto la propria casa.

Nato in Etiopia, D.C.D è arrivato a Parma per una vita migliore: adottato da una coppia di parmigiani. Che se ne è disfatta quando, appena cresciuto, sono emerse le difficoltà di qualsiasi adolescente, e quando si è separata, lo ha lasciato in mezzo ad una strada. 

D.C.D è stato condannato a 4 mesi per i vetri rotti e i furtarelli, oltre all’ennesimo allontanamento dalla città: lui vorrebbe tornare in Etiopia, il passaporto non rinnovabile per le condanne penali però lo costringe in Italia.

A vivere in strada, e mettersi nei guai.

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