Ruba 20 mila euro di attrezzi dalla sua azienda: pizzicato dal suocero e denunciato

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Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di una importante società con sede a Parma si è recato presso gli Uffici della Squadra Mobile rappresentando una problematica che riguardava un dipendente.

In particolare il dirigente d’azienda riferiva che un suo collaboratore era stato contattato telefonicamente in azienda da un sedicente “Paolo” il quale si presentava come suocero di G.G., dipendente da circa dieci anni della azienda come collaudatore. L’interlocutore riferiva che suo genero, negli anni, aveva portato a casa varia attrezzatura e materiale che proveniva dalla ditta, asserendo che si trattava di oggetti che erano destinati alla discarica.

Il suocero, precisando che il genero aveva un brutto carattere, chiedeva conferma che il materiale giunto nel suo garage fosse o meno sottratto all’azienda e invia tramite Whats App al responsabile dell’azienda alcune foto e filmati del materiale in argomento.

Dalla visione delle immagini sono stati riconosciuti alcuni pezzi di macchinari soggetti a brevetto aziendale ed ancora in progettazione che non potevano essere stati acquistati in alcun posto.

Il responsabile dell’azienda ha confermato così al suocero che parte del materiale fotografato era sicuramente sottratto all’azienda chiedendo un incontro per visionare la merce al fine di essere più precisi. L’incontro era fissato per la mattina del 2 maggio ma il suocero telefona in ditta riferendo che il genero, durante il weekend aveva fatto sparire tutta la merce.

Presentata denuncia contro ignoti da parte dell’amministratore dell’azienda, gli investigatori della Sezione Antirapine hanno effettuato una verifica sul numero telefonico utilizzato per contattare l’azienda, accertando che si trattava di una utenza effettivamente riconducibile al suocero di G.G..

Richiesto ed ottenuto in brevissimo tempo un decreto di perquisizione alla Procura della Repubblica di Parma, mercoledì scorso gli Investigatori della Sezione Antirapine si sono presentati presso l’azienda in argomento ove hanno prelevato G.G. e dopo averlo informato del motivo per cui era presente la Polizia, lo stesso ha negato di aver mai sottratto alcunché dall’azienda.

Accompagnato presso la propria abitazione in provincia, ha ammesso di aver prelevato in ditta “qualcosa ogni tanto”, voleva crearsi una piccola officina. L’uomo ha conseganto agli investigatori un ingente quantitativo di attrezzatura e materiale sottratto all’azienda di cui è dipendente e fino a pochi giorni fa stimato ed apprezzato.

Tutto il materiale sequestrato è stato portato in Questura in via delle Poste per poi essere riconsegnato ai proprietari, il valore è di oltre 20.000 euro.

G.G. di anni 43 è ora indagato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di furto aggravato continuato.

 

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