di Giacomo Napoli
Re indiscusso del campionato Promozione girone A, il Pallavicino ha dominato l’intera competizione dall’inizio alla fine. Primo dalla terza giornata del torneo, la squadra di mister Alessandro Piscina non ha più abbandonato la testa della classifica, dando vita ad una cavalcata da record che li ha portati a conquistare l’Eccellenza. Partiti come una delle cinque squadre più attrezzate e, quindi, forti del campionato, i biancoblù hanno saputo tener fede ai pronostici dopo la retrocessione dello scorso anno. Dopo una sola stagione infatti la società di Busseto è riuscita nell’obiettivo di riconquistare quella categoria che maggiormente rappresenta squadra e città. Artefice principale di questa splendida cavalcata è giustamente mister Piscina, che ha così analizzato il glorioso cammino dei suoi: “Abbiamo certamente fatto molto bene, la vittoria assume ancor più importanza perché nel nostro girone avevamo squadre fortissime che puntavano al nostro stesso obiettivo ed essere arrivati per primi al traguardo acquista una valenza maggiore. Vincere era davvero un impresa e per farlo serviva qualcosa di particolare, i ragazzi in questo senso sono stati davvero eccezionali. Un grande merito – continua – va sicuramente attribuito a loro”.
Una stagione quanto mai combattuta con la promozione arrivata solo alla trentaquattresima giornata – l’ultima -, merito anche delle inseguitrici Carignano e Agazzanese – su tutte – che hanno provato ad insidiare la prima posizione fino agli ultimi 90′: “Sono sempre stati lì, a 1 – 2 punti da noi. Siamo stati bravi, dalla terza giornata in poi, a mantenere il distacco da loro fino alla fine. Certo avere queste squadre sempre
dietro, a pochi punti da noi, non ci ha permesso di sbagliare un colpo e giocare un’intera stagione in questo modo diventa pesante. Ecco perché la vittoria ha un sapore speciale”.
Sono tanti i record infranti dalla società di Busseto. Al primato assoluto di 82 punti, con i quali hanno chiuso il torneo, vanno aggiunti anche quelli relativi alle vittorie consecutive (10) e alle partite in cui la difesa non ha subito gol (8). Mister qual’è il segreto? “Non credo ci sia un segreto vero e proprio. Sono state fatte delle scelte molto drastiche, da parte della società, quando sono stato scelto come allenatore del Pallavicino, con giocatori da tenere oppure no. Lì abbiamo valutato chi poteva essere utile alla nostra causa e a loro abbiamo affiancato altri che avevano la stessa fame di vittoria, creando un gran gruppo. I risultati – aggiunge il mister – positivi hanno aggiunto – domenica dopo domenica – maggiore autostima, in parte persa dopo la retrocessione. Da quel momento in poi si è creata un’alchimia tra me e loro che ci ha portato a vincere”.
Vi aspettavate un epilogo di questo genere ad inizio stagione? “No. Sapevamo che era un girone di ferro, ove non partivamo come favoriti ma come una quarta-quinta forza che avrebbe puntato ai playoff. Rispetto a noi squadre come Piccardo, Carignano, Brescello avevano qualcosa in più dal punto di vista dell’organico, poi il campo in realtà non ha detto così”. Dopo la retrocessione dello scorso anno, era quasi un obbligo, per la società, ritornare in Eccellenza? “Non parlerei di obbligo, bensì di diritto. L’obiettivo era centrare la zona playoff, perché la dirigenza sapeva che una retrocessione può lasciare qualche strascico. La società però è andata oltre, consapevole che la città merita un campionato più importante”.
Dopo una stagione simile vede il suo futuro ancora a Busseto? “Come credo sia normale, ricevere delle chiamate da parte di società importanti fa piacere, ti fa capire quanto di buono hai fatto con la tua attuale squadra. Il mio desiderio però è quello di rimanere, ho passato un anno eccezionale al Pallavicino e mi trovo benissimo in questa società. Nelle prossime settimane – conclude – incontrerò la dirigenza e credo che troveremo un accordo sul rinnovo”.
