Provincia di Parma: stabilità economica nonostante prelievi forzosi. Solo 30 milioni di spesa effettiva

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Il Consiglio Provinciale oggi pomeriggio ha approvato, con l’astensione del gruppo Provincia Nuova, il Rendiconto della gestione 2016, illustrato dal dirigente Annoni.
Nonostante risulti una spesa corrente di quasi 51 milioni e 700 mila, la spesa effettiva nei servizi ai cittadini è di soli 30 milioni a causa del prelievo forzoso di oltre 21 milioni operato dallo Stato, a fronte di 38 milioni di tributi pagati dai cittadini del Parmense.

Sono stati ridotti i livelli dei servizi: strade provinciali e scuole superiori. Queste due voci rappresentano comunque 5 milioni di investimento sui 6 milioni spesi. L’avanzo è stato utilizzato per finanziare le spese correnti e sono stati rinegoziati tutti i mutui.

Nonostante le difficoltà, la Provincia non si trova in condizioni di deficit strutturale, ha rispettato i vincoli di pareggio della finanza pubblica e il blocco delle assunzioni, nonostante l’emorragia importante di personale; non ci sono stati nuovi mutui, né spese di nessun tipo per relazioni pubbliche, convegni e rappresentanza, né spese per incarichi o consulenze.

Paolo Bianchi (Pd) ha sottolineato la grande utilità di poter utilizzare l’avanzo di bilancio, ma ha rilevato la necessità che il governo riconsideri in toto il finanziamento alle Province, adeguandolo alla realtà di un ente che ha ancora funzioni importanti.

Roberto Bianchi (Provincia Nuova) ha rilevato che l’analisi della situazione patrimoniale non sembra descrivere un ente in liquidazione e ha auspicato un rilancio dell’Ente.

Serpagli (Pd) ha ricordato la protesta delle Province a livello nazionale e ha auspicato, come già Paolo Bianchi, che le imposte siano ri-nominate in modo corretto, in base alle loro effettive destinazioni. Ma ha anche ricordato che negli ultimi tre anni lo Stato ha finanziato le scuole: lo stesso, per Serpagli, deve avvenire per le strade.

Tutti gli intervenuti hanno lodato il lavoro compiuto dal Servizio Finanziario, pur nella scarsità di personale.
Il Presidente Fritelli ha comunicato di aver partecipato ieri all’incontro di Upi regionale con tutte le altre Province. La situazione è grave: 3 sono in dissesto, 10 in pre dissesto e le altre 63 in situazione di stabilità (come Parma). Altre iniziative saranno assunte dalle Province nelle prossime settimane per richiedere maggiori finanziamenti al Governo. La Regione intanto porterà avanti un tavolo di lavoro per sostenere percorsi di avvicinamento tra le Province, già prima della definizione del Bilancio regionale.

 

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