Stazione creativa: per un mese al WoPa nuove forme di progettazione artistica sperimentale

0

Questi luoghi possono configurarsi come STAZIONI CREATIVE: un sistema di centri di sperimentazione, produzione culturale e aggregazione sociale nel territorio metropolitano e provinciale” (da A. Balzola e P. Rosa, “L’arte fuori di sé”, Feltrinelli 2011, p. 189).

Giovedì 27 aprile dalle 18 presso WoPa Temporary verrà presentato alla città il progetto della Stazione Creativa di Studio Azzurro, alla presenza dei membri di Studio Azzurro e dei protagonisti coinvolti.

Per un mese, presso lo spazio del WoPa Temporary, giovani artisti e studenti di Parma potranno vivere un’esperienza residenziale a contatto con gli esponenti di Studio Azzurro e i loro collaboratori, unitamente ad artisti, studiosi e ricercatori di differenti ambiti disciplinari, per attivare nuove forme di PROGETTAZIONE ARTISTICA E SPERIMENTALE condivisa.

Dopo un saluto iniziale di Gabriella Incerti, consigliere Ordine Architetti P.P.C. Parma e un’introduzione di Chiara Canali e Camilla Mineo della direzione artistica PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, sono previsti gli interventi di Osvalda Centurelli e Leonardo Sangiorgi di STUDIO AZZURRO.

Il progetto della Stazione Creativa verrà presentato da Michele Putorti che assieme Associazione culturale Kinoki si occuperà del coordinamento della sezione audio-video.

Francesco Fulvi, Giulia D’Ambrosio e Tania Comelli  di Manifattura Urbana introdurranno il tema di riferimento del “Parco Ideale” a partire dal processo di partecipazione cittadina attivato nel Parco di via Verona (Quartiere San Leonardo) con coinvolgimento delle comunità attive, anche straniere, del territorio.

leggi: “Il Parco che vorrei”- San Leonardo, esperimento di vera cittadinanza attiva per il Parco di via Verona

Tra i protagonisti coinvolti,Lazzaro Marco Ferrari (Rhapsomedia.com), Amalia Vigliante, Anna Guarinoni, C999, Rino Stefano Tagliafierro (Karmachina), Francesco Sgorbani,Paolo Boggiani, Sergio Nicolas Parra, Antonio Pipolo, Elisa Barbieri, Manifattura Urbana, On/Off Fablab Parma, Liceo Artistico Paolo Toschi, Associazione culturale Kinoki e tanti altri.

L’obiettivo è intercettare e connettere in modo profondo le realtà artistiche già esistenti sul territorio promuovendo i tre campi della FORMAZIONE, della RICERCA e della PRODUZIONE CREATIVA, con l’ausilio dei nuovi media, opportunamente orientati all’evoluzione cognitiva, etica ed espressiva.

La Stazione Creativa è il luogo dove queste realtà, trasversali alle discipline, possono incontrarsi e produrre manufatti artistici, grazie alla sollecitazione di laboratori e workshop.

I requisiti per la partecipazione sono quelli di una presenza continuativa ai workshop e ai laboratori della Stazione Creativa, per dare vita a forme di scambio, sperimentazione e progettazione condivisa, e la produzione in loco delle opere (manufatti artistici, progetti performativi o teatrali, prodotti audiovisivi, ecc.)

Sono ammessi fino a un massimo di 20 partecipanti.

 

STUDIO AZZURRO

Studio Azzurro è un gruppo artistico fondato nel 1982 a Mlano da Fabio Cirifino (Milano, 1949), Paolo Rosa (Rimini, 1949 – 2003) e Leonardo Sangiorgi (Parma, 1949), ai quali si è aggiunto dal 1995 al 2011, Stefano Roveda (Milano, 1959). Insieme danno vita ad un’esperienza che nel corso degli anni esplora le possibilità poetiche ed espressive delle nuove culture tecnologiche. Attraverso la realizzazione di videoambienti, ambienti sensibili e interattivi, percorsi museali, performance teatrali e film, disegnano un percorso artistico trasversale alle tradizionali discipline e formano un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi e importanti collaborazioni.

La ricerca artistica, all’inizio, si orienta verso la realizzazione di videoinstallazioni come Il Nuotatore (va troppo spesso ad Heidelberg) (1984), in cui viene sperimentata l’integrazione tra immagine elettronica e ambiente fisico, perseguendo l’intento di rendere centrale lo spettatore e i percorsi percettivi in cui è inscritto. Vengono elaborate videoambientazioni interattive che coinvolgono lo spettatore in un racconto di immagini e sensazioni, tra cui Tavoli (Perché queste mani mi toccano? (1995) e Coro (1995).

L’attività di Studio Azzurro trova uno spazio congegnale nel teatro, con la progettazione di spettacoli come Camera astratta (1987) – commissionato da Documenta 8 di Kassel e vincitore del Premio Ubu –, trovando un’originale modalità di integrazione tra azione teatrale e immagine video, con l’invenzione della doppia scena, basata sull’interazione in diretta tra il corpo dell’attore e lo spazio virtuale del video.

Nel 1995 si delinea un nuovo e fondamentale interesse per le questioni dell’interattività e del multimediale, con la realizzazione di una serie di lavori definiti ambienti sensibili che reagiscono senza l’uso di protesi tecnologiche, ma attraverso modalità comunicative comuni, come il toccare, il calpestare o l’emettere suoni.

Nel 2002, a conclusione di due anni di ricerca e di viaggi, viene presentata, a Castel S. Elmo a Napoli e al Mori Art Museum di Tokyo, “Meditazioni Mediterraneo”, una mostra composta da cinque “paesaggi instabili”, installazioni interattive sul tema dell’identità mediterranea. Quest’opera segna l’inizio di un nuova necessità di confronto con il territorio, con la sua memoria e la sua identità, che fa convergere le sperimentazioni precedenti verso la progettazione di percorsi museali multimediali, tra cui  il Museo della Resistenza a Fosdinovo (MS) (2000) e il Museo Laboratorio della Mente a Roma (2008). Le forti componenti narrative ed immersive, l’approccio relazionale e interattivo caratterizzano questi musei come ecosistemi di conoscenza, habitat narrativi che si trasformano nel dialogo allargato con il pubblico e le comunità virtuali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here