“Tommy ucciso con premeditazione per far soffrire la sua famiglia”. Rivelazioni shock del consulente della difesa

1

Chiederà la revisione del processo convinto che il rapimento non fosse a scopo riscatto, ma a scopo omicidio per vendetta-giustizia contro la famiglia Onofri.

Undici anni dopo la morte del piccolo Tommy Onofri, che sconvolse l’Italia, il consulente difensivo di Antonella Conserva, ex compagna di Mario Alessi, rispettivamente condannati a 24 anni e all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del bambino, il criminolgo Carmelo Lavorino rimescola le carte sulle colonne della “Gazzetta di Parma”.

Secondo Lavorino, Alessi e Raimondi, il manovale condannato a vent’anni con rito abbrevviato, facevano parte di un “nucleo più ampio, che si è mosso con il preciso intento di creare dolore alla famiglia”. Ipotesi questa, di una vendetta trasversale contro l’ambiguo Paolo Onofri, emersa nei primi giorni di indagini, poi lasciata cadere.

Per ora, appunto, solo un’ipotesi, una tesi difensiva che potrebbe nuovamente riaprire il processo contro Antonella Conserva, già rinviata dalla Cassazione in Appello bis nel 2010, poi definitivamente condannata nel 2012, e che sicuramente violerà nuovamente la quiete che cerca disperatamente di riconquistarsi Paola Pellinghelli, mamma di Tommy, che da alcuni anni ha perso per una violenta malattia anche il marito.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here