Due poliziotti, marito e moglie, che anche fuori servizio sono ligi al lavoro. I due erano in giro con la loro auto per godersi una giornata di riposo quando notano una Seat scura a loro dire sospetta e decidono di seguirla.
Giunti in una strada laterale di via Traversetolo notano che l’auto si ferma e fa scendere uno dei tre passeggeri. Questo, col volto parzialmente travisato, sparisce dietro a una casa. Passati circa tre minuti l’auto torna a riprenderlo e ripartono. I poliziotti capiscono quindi che si tratta di tre ladri a cui il primo colpo è andato male.
Continua l’inseguimento fino al parcheggio dell’Esselunga dove i tre scendono e trafficano con la targa prima di rimettersi in moto di nuovo. Avuto conferma dei sospetti gli agenti chiamano i rinforzi.
Una pattuglia delle volanti della Polizia intercetta la Seat in via Budellungo. Dalla perquisizione del veicolo sono state ritrovate due targhe false oltre a diversi oggetti atti allo scasso, tra cui delle punte di trapano. Le targhe sono risultate riprodotte da un numero realmente esistente ma intestato a un altro modello di auto in un’altra città. I professionisti quindi usavano questa targa per commettere i furti e depistare le forze dell’ordine.
I tre sono stati identificati: si tratta di due uomini e una donna, parenti tra loro, che fanno i giostrai. Il conducente, di 39 anni, vive a Scandiano ma è nato a Modena come gli altri due. La donna e l’altro uomo, sui 30 anni, vivono a Parma e Modena. Tutti pluripregiudicati per furto. L’auto intestata a un quarto parente è risultata essere più volte sequestrata perché riconosciuta come mezzo usato per diversi furti in abitazione.
I tre sono stati denunciati per possesso di oggetti atti allo scasso e a offendere più possesso di targhe false.
