Lui, lei, il pianerottolo. Due famiglie di origine tunisina come tante, residenti a Parma, stesso condominio, le ragazzine amiche da sempre. Fino a quando il padre di famiglia di una delle due non ha iniziato a molestare la figlia 14enne dell’altra, amichetta del cuore della figlia.
Palpeggiamenti, baci e minacce: “Non dire nulla”. Fino a quando il disagio non è diventato disperazione, e la vittima si è confidata con il fratello, poi con i genitori che hanno sporto denuncia per violenza sessuale su minorenne.
I fatti, nel 2014, martedì la condanna dell’uomo con rito abbreviato: due anni di reclusione, 15mila euro di provvisionale immediatamente esecutiva e l’inibizione da qualsiasi pubblico ufficio, curatela o incarico abbia a che vedere con minori.
