Disabilità – ALBA, Bucciguerra: “Università denunciata alla Procura. No rispetto delle norme in via D’Azeglio”

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L’associazione ALBA, per la tutela dei diritti dei disabili a Parma, passa alle azioni forti contro l’Università di Parma. Sono sei anni che l’associazione e la sua presidentessa, Bruna Bucciguerra, denunciano il non rispetto delle norme contro le barriere architettoniche del polo di via D’Azeglio. Ora hanno deciso di intraprendere la via legale con una denuncia alla Procura della Repubblica.

Sotto accusa le scale dell’ingresso dell’Università dal lato di via D’Azeglio. Quelle scale che impediscono l’accesso ai disabili al chiosco di Lettere. Anche la nuovissima biblioteca Paolotti, posta nell’ex chiesa sconsacrata, secondo l’associazione, non rispetta la legge. Come denunciano i membri dell’associazione, tra cui Nicola Perrotta, non è a norma neanche il montascale installato per l’accesso alla facoltà di Economia. Questo non permette infatti la piena autonomia delle persone costrette sulla sedia a rotelle in quanto manca il doppio pulsante di comando a inizio e fine gradini. Anche la segreteria per gli studenti non è accessibile alle carrozzine.

E’ lunga la lista delle inottemperanze in città che ALBA denuncia – pedane mobili per i negozi che non permettono l’autonomia del disabile, autobus non attrezzati, nuove costruzioni che non rispettano gli standard – ma in questo caso si parla di “un’istituzione che dovrebbe formare i giovani per il futuro. Se non da il buon esempio l’Università chi lo deve fare?” spiega la Bucciguerra.

via d'azeglio disaili“Nel 2011 l’Università fece una grande inaugurazione per la fine dei lavori dove erano presenti tutte le persone “importanti” della città. – continua la presidentessa di ALBA – peccato che nessuno ha notato il cartello discriminatorio all’ingresso: L’accesso per le persone diversamente abili è ubicato in via Kennedy, 12“.

Da quel momento parte la battaglia. “Ci siamo rivolti a Bologna, alla Regione. Ci siamo rivolti ancor prima all’Università e al Comune. Ma quello che abbiamo ricevuto sono state porte sbattute in faccia – racconta Bucciguerra – Abbiamo ricevuto un NO dall’Università e solo dei NI dagli altri. In questi sei anni l’Università sembra fare quello che ne ha voglia nonostante le sollecitazioni dal Comune e dal Servizio controllo abusi del territorio“.

Già nel novembre del 2011 la dirigente del Servizio, Donatella Signifredi, chiede all’Università di “rendere realmente accessibile a tutti la sede universitaria di via D’Azeglio”. Invito riproposto anche dal Commissario Ciclosi nel gennaio del 2012 a cui l’allora rettore Ferretti rispose dicendo che “le particolarità dell’edificio, soggetto alla Sovrintendenza, non ci consentono di apportare modifiche ai prospetti su via D’Azeglio”. L’associazione ALBA tuttavia ricorda una sentenza del Tribunale che permette queste modifiche. Ulteriori accertamenti del Servizio controllo abusi del Comune confermano che l’Università non ottempera agli obblighi di legge anche in altre aree del polo universitario come gli accessi alle biblioteche. Nell’ottobre del 2012 il Comune sollecita ancora il rettore Ferretti senza tuttavia ottenere gli adeguamenti.

“Nel 2012 inoltre – precisa Bucciguerra – è stato riferito all’Università che non erano rispettati neanche gli adempimenti di prevenzione incendi”.

Nel luglio del 2013 anche l’assessore all’urbanistica, Michele Alinovi, riconosce in documenti ufficiali che l’Università non rispetta la conformità urbanistica imposta dalla legge tuttavia “ritiene di riconoscere all’Università piena autonomia di realizzazione dei progetti riguardanti i propri plessi”.

“Non avrei mai voluto arrivare a questa situazione – conclude Bruna Bucciguerra – ma sono stata costretta a rivolgermi alla Procura. Ci sono delle leggi che impongono l’accesso ai disabili. E’ un obbligo di legge ma anche anche una questione di rispetto per la dignità umana”.

Presenti alla conferenza stampa di oggi, 25 gennaio, anche il consigliere di Parma Unita, Roberto Ghiretti e il segretario cittadino del PD, Lorenzo Lavagetto.

“Più volte ho denunciato che la disabilità non è al centro dei pensieri di questa amministrazione – ha dichiarato Ghiretti – Ho fatto più interrogazioni in merito. Anche all’ltima seduta il sindaco Pizzarotti ha dichiarato di essere portavoce di tutti i cittadini ma ad ascoltarli i cittadini sono più io. Per l’ennesima volta sentiamo un grido di dolore da parte di cittadini fragili e per l’ennesima volta chiedo all’amministrazione di ascoltare e non chiudersi tra le mura del palazzo”.

“Serve una città più giusta ed equa per far vivere a tutti i cittadini la loro città – ha dichiarato Lavagetto – Noi continueremo questo impegno per far si che queste problematiche vengano risolte”.

(Arianna Belloli)

 

 

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