“Dal Giappone al San Leonardo”: incontro letterario con Alfieri alla Famija Pramzana

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Oggi, nel cuore della parmigianità, l’incontro con lo scrittore giornalista. Presso la sede della Famija Pramzana, in viale Vittoria 4, il professore Paolo Briganti, ha presentato Luigi Alfieri.

“Dal Giappone al San Leonardo” il titolo dell’appuntamento che vuole far conoscere Alfieri anche a livello letterario, al di là dell’impegno politico che lo tiene ultimamente sulla ribalta della cronaca locale.

“E’ uno scrittore consumato – lo ha definito ironicamente Briganti, professore dell’Università di Parma in Letteratura Italiana Contemporanea – L’ho considerato da sempre un giornalista dalla buona penna ma quando lessi “Il sole e la neve” capì di essermi sbagliato. Era un narratore”.

il-sole-e-la-neve-alfieri-libroIl sole e la neve” è una raccolta autobiografica di frammenti di vita d’infanzia. Racconti decorati dai disegni di Enrico Robusti. “Un po’ come faceva Ettore Guatelli nel suo museo ad Ozzano, dove ha raccolto gli oggetti della quotidianità campagnola, – spiega Alfieri – io ho preso dei pezzetti della mia vita dai 4 ai 14 anni e li ho suddivisi in mesi”. Ogni mese unisce ricordi che eludono il tempo ma sono accomunati dalla stagione. Un percorso frastagliato che va da giungo “il mio mese preferito perché finiva la scuola” a maggio. Un libro che raccoglie sì ricordi ma soprattutto sentimenti, i sentimenti di tutti i bambini “sia che abbiano passato l’infanzia in Italia, in Brasile o in Inghilterra”.

Citati e assaggiati anche altri libri dell’autore come “Parma color malva“, “Gigli Azzurri” (la storia di casa Farnese) e “Dune, balene e microchip“.

Ecco quindi che il pomeriggio diventa, tra una battuta e l’altra, una seduta di lettura che salta da una pagina all’altra, da un libro all’altro, da una nazione all’altra. Sì perché l’ex giornalista che ha chiuso la sua carriera per la Gazzetta di Parma è stato anche scrittore di viaggi ed è così che il professore Briganti si innamorò della scrittura del cronista, grazie a un racconto sul Giappone.

Da questa nazione, considerata da Alfieri “un altro mondo” che apprezza in modo sublime la bellezza ma non conosce l’empatia e la solidarietà, inizia l’incontro con l’autore che si conclude al San Leonardo, quartiere cittadino da cui è partito il suo progetto Parma non ha Paura con conseguente libro: “Qui si è conclusa la mia carriera da giornalista ed è iniziato il mio impegno sociale e politico nel tentativo di ridare il quartiere ai cittadini e liberarlo dal degrado e dagli spacciatori di strada”. (AriBe)

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