Apolloni, vittoria sofferta: “Patiamo il Tardini, dobbiamo essere più coraggiosi”. Baraye: “Sappiamo di aver giocato male”

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apolloniUna vittoria sofferta, una gara scorbutica. Una squadra “che sa di aver giocato male, ma l’importante era vincere” e un momento difficile come se “patissimo il Tardini”.

Nel post partita, scaldato dalla posa di una targa commemorativa e dall’intitolazione della sala stampa alla memoria di Gian Franco Bellè, penna sportiva notissima in città recentemente scomparsa, amarezza, onesto senso dei propri limiti, ma anche consapevolezza che l’importante era vincere nelle parole di Apolloni, Zommers e Baraye.

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“Prendiamo i fischi finali del Tradini, come abbiamo preso i tre punti. Non abbiamo fatto una grande partita, ma, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, abbiamo conquistato un successo importante. La squadra probabilmente in questo momento soffre il Tardini. I ragazzi hanno reso complicate anche le situazioni più semplici. Penso si tratti soltanto di un problema a livello mentale. Ci aspettiamo tutti qualcosa in più. I ragazzi stessi si sono accorti che la loro prestazione non è stata il massimo. Di positivo c’è il risultato. Ora dobbiamo cercare di riacquisire serenità. Nella ripresa non riuscivamo più a muovere la palla come facevamo nella prima parte. Non abbiamo avuto coraggio. Abbiamo permesso al Mantova di guadagnare campo. I problemi più grossi ce li siamo creati da soli. Dobbiamo essere più coraggiosi. Il coraggio lo abbiamo dato noi al Mantova. Bisogna avere più personalità nel gestire il pallone. Il risultato è una chiave importante, dà fiducia in vista del prosieguo di stagione. Le sconfitte che abbiamo subito al Tardini probabilmente hanno inciso. Forse abbiamo avuto paura di perdere. L’anno scorso era un campionato diverso. Non si possono fare paragoni tra il torneo di D e quello di Lega Pro. Spesso troviamo squadre che non permettono al centrocampista centrale di impostare. E’ lì che dobbiamo essere bravi noi a smarcarci. Nella seconda parte gli esterni sono rimasti schiacciati sulla linea dei centrali difensivi, mentre nella prima abbiamo spinto, cercando di creare loro problemi. Quando hai paura, ti chiudi: questo non deve più capitare. Baraye sta facendo quanto faceva prima, ha le stesse mansioni. Magari ha acquisito maggiore sicurezza e fiducia rispetto a inizio stagione. Yves ha margini di miglioramento notevoli. Ho schierato Melandri dal primo minuto, perchè in settimana mi ha fatto vedere cose importanti. Mi sono basato su quanto ho visto in allenamento. Lui, poi, è bravo ad attaccare la profondità. Questa caratteristica poteva mettere in difficoltà i difensori del Mantova. Benassi si è dimostrato anche stavolta all’altezza, ma io metterei in risalto anche la prova di Simonetti. Non è mai facile entrare, soprattutto quando si gioca poco. Loro si sono fatti trovare pronti”.

Baraye  – “Abbiamo giocato male, è vero, ma l’importante è vincere e portare a casa i tre punti. Non è che per vincere il campionato si devono giocare bene tutte le partite. In questo momento, personalmente sto giocando bene, dopo un periodo in cui sono stato fuori. Quando sei fuori, capisci cosa vuol dire soffrire e cosa bisogna dare a una squadra, lavorando più dei tuoi compagni. Ho giocato ancora da mezzala, riuscendo a fare la fase arretrata ma anche quella avanzata proponendomi maggiormente e stanno arrivando pure i gol. Me l’ha chiesto il mister. Mi ha chiesto di inserirmi e svariare, perchè sono portato a farlo come caratteristiche personali. Bisogna sempre migliorarsi. Il Mantova, nel secondo tempo, è stato bravo a venire in avanti. Il cambio di modulo del loro mister, che è passato al 4-3-3, li ha aiutati. Non ci stavano a perdere, ma noi dobbiamo imparare a chiudere le partite”.

Zommers – “Ho anche sbagliato un rinvio che poteva essere letale. Nelle prossime partite non accadrà. Il Mantova oggi ha giocato bene. Soprattutto nel secondo tempo ha attaccato molto. Abbiamo sofferto un po’, ma l’importante era prendere i tre punti. Ho compiuto due belle parate su due colpi di testa. Sono stati interventi importanti. A me, però, interessa solo fare bene per la squadra. Voglio ottenere i tre punti. Quando entro in campo penso solo a quello. Di quelle due parate la prima è stata la più difficile”.

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