Insicurezza a Parma, Rainieri (LN): “Se ne è accorta anche la tv svizzera”

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“Anche la televisione Svizzera si è accorta del fallimento dell’amministrazione a Cinque Stelle che guida la città di Parma. Tanto da venire a toccare con mano la situazione”.

Fabio Rainieri, vice presente leghista dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, commenta così la “discesa” in città di una troupe dell’emittente elvetica Tv Radio Suisse a Parma che ha voluto incontrarlo per fare il punto della situazione.

“Non un servizio sulla nostra storia, sulla cultura e sul vastissimo patrimonio enogastronomico della nostra terra – attacca Rainieri -, ma uno per capire le motivazioni della continua escalation di violenza e di criminalità e per comprendere le strane politiche del Sindaco e del Prefetto in tema di accoglienza”.

“Ai giornalisti della Tv Svizzera – spiega Raineri – ho chiarito la posizione della Lega che è da sempre la stessa e che è assolutamente chiarissima: un conto sono i profughi, quelli con le carte in regola per essere considerati rifugiati (pochissimi rispetto al numero di chi avanza richiesta), un altro sono i tantissimi clandestini che cercano di mischiarsi a loro e venire a casa nostra, magari a delinquere e a vivere di espedienti. E se per i primi è giusto e doveroso che venga profuso impegno da tutti, è altrettanto corretto che per i secondi si usi la tolleranza zero e li si rimandi indietro da dove sono venuti. Ne abbiamo già abbastanza della criminalità di casa nostra, ‘ospitare’ quella extracomunitaria mi pare davvero eccessivo”.

Poi, riflettori puntati sul progetto di accoglienza che partirà a breve a Parma e nell’ambito del quale dieci famiglie ospiteranno altrettanti rifugiati. “Queste famiglie – si chiede provocatoriamente Rainieri – sono in regola, rispondono ai requisiti necessari per potere offrire questo genere di ospitalità? Se la risposta è sì, ben vengano progetti come questo per l’inclusione dei rifugiati, ma attenzione, è necessario che le istituzioni tutte vigilino con attenzione e monitorino ogni aspetto del progetto affinché qualcuno non pensi di trasformare l’accoglienza in un business sulle spalle degli onesti cittadini. Una cosa però non mi è chiara, se queste famiglie sono mosse da un vero spirito di accoglienza e di volontariato, perché non hanno fatto la stessa cosa a favore dei tanti parmigiani che non arrivano alla fine del mese?”.

Quanto all’escalation di violenza contro le donne, Rainieri che per primo aveva suggerito al sindaco di Parma di dotarle di spray al peperoncino per la difesa personale, ha risposto al Prefetto Forlani, che in occasione di una tavola rotonda su tutela e paure del gentil sesso aveva espresso perplessità su utilità e sicurezza delle bombolette donate alle proprie cittadine dall’amministrazione di Fontevivo.

“Sarei molto felice se davvero le bombolette non servissero – commenta Rainieri – vorrebbe dire che il Prefetto fa così bene il proprio lavoro da rendere Parma e provincia totalmente sicure. Ma visto che così non è, lo invito a preoccuparsi di verificare a chi viene offerta accoglienza in città, e a risolvere l’emergenza sicurezza anziché contrastare chi si impegna per sopperire alle sue mancanze”.

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