Omicidio Habassi: tutti condannati. 30 anni a Del Vasto, 16 ad Alberici – FOTO, VIDEO

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Omicidio Habassi: tutti condannati gli imputati per la mattanza.

Il gup Maria Cristina Sarli ha condannato a 30 anni Luca Del Vasto, a 16 Alessio Alberici, cui e’ stata riconosciuta la seminfermità mentale, a 11 anni e 2 mesi Ionel Togan, 9 anni e 6 mesi Ionel Vrabie, Valentin Cosma e Cristinel Barbu a 6 anni e otto mesi, grazie ad alcune attenuanti.

Era stato un omicidio cruento, di violenza inaudita che aveva lasciato agli occhi dei soccorritori uno scenario da Arancia Meccanica.

Mohamed Habassi era stato trucidato nella casa di Basilicagoiano, in Via Del Castello, che non voleva lasciare ma della quale non pagava più l’affitto dopo la tragica morte della compagna Giovanna Tranchida, postina di Monticelli, in un incidente stradale, nel 2015, la notte tra il 9 e il 10 maggio 2016.

Un omicidio efferato, fatto di dita tranciate, naso strappato forse a morsi, un orecchio anche. Poi il 34enne tunisino era stato abbandonato a terra, a soffocare nel proprio sangue.

Del crimine violento sono stati accusati, e arrestati nelle ore immediatamente successive, Luca Del Vasto, oggi 47enne, titolare del Buddha Bar di Sala Baganza, l’amico Alessio Alberici, noto fumettista, parmigiano, 42 anni, e quattro clienti romeni del bar: Ionel Togan, classe ’86, il coetaneo Ionel Vrabie, Valentin Cosma, classe ’94 e Cristinel Barbu, 40 anni.

Le indagini hanno accertato come Del Vasto, compagno della proprietaria dell’alloggio, abbia “assoldato” Alberici ed i quattro romeni nel corso di una serata a base di alcool, rhum e wiskey, cocaina. Poi, la spedizione punitiva con spranghe, un tirapugni, una mazza da baseball, tenaglie e altri strumenti per la violenta aggressione.

Poi, la missione: Barbu e Cosma fuori a fare da palo, Vrabie e Togan dentro l’alloggio con Del Vasto e Alberici. A seguito di una risposta irridente del tunisino e, pare, del morso del suo pitbull a Del Vasto, l’ira funesta. 

I due rumeni, secondo il super testimone, un tunisino amico, forse cugino, di Habassi, fuggito al momento della mattanza, sarebbero scappati vedendo la furia di Del Vasto e Alberici. La mattanza, poi la fuga, con la macchina abbandonata davanti all’alloggio, il barista arrestato durante la fuga nei campi, il fumettista costituitosi il giorno dopo e i quattro romeni rintracciati nelle ore successive.

Per loro il PM Daniela Nunno aveva chiesto rispettivamente 18 anni per Vrabie e Togan, 12 per Cosma e Barbu.

Trent’anni la richiesta per Del Vasto e Alberici, “alleggeriti” di un terzo della pena grazie al rito abbreviato, evitando così il rischio ergastolo nonostante le aggravanti di premeditazione, crudeltà e futili motivi. Per il fumettista parmigiano il legale aveva chiesto l’assoluzione per temporanea infermità mentale dovuta a un bipolarismo che lo affligge dall’infanzia.

Esattamente un anno e un mese dopo l’omicidio, la sentenza del giudice Maria Cristina  alla presenza in aula di tutti e sei gli imputati: alla famiglia una provvisionale immediatamente esecutiva di 70 mila euro. In sede civile verrà definito il rimborso definitivo e l’affido del piccolo Andrea Samir, affidato alla nonna materna Maria Chirco ma in Tunisia “sotto sequestro” coi genitori paterni.

 

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