Costi: “Commercio e turismo alla base di una città viva, sicura e accogliente”

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“I negozi di vicinato sono il primo strumento per scongiurare le situazioni di degrado della città e sono un importante elemento di ricchezza per la comunità, da preservare, incentivare e valorizzare”: con queste parole il candidato alle primarie del centrosinistra Dario Costi ha aperto l’incontro con commercianti e operatori turistici presso il circolo Inzani.

Costi ha individuato il dialogo permanente, le possibili agevolazioni quali sconti nell’occupazione di aree pubbliche, una maggiore accessibilità al centro storico tramite flessibilità nell’uso dei varchi, una effettiva valorizzazione dei quartieri, come elementi utili a rivitalizzare il sistema commerciale. “L’Oltretorrente – ha citato ad esempio – è un polo turistico naturale e potrebbe diventare il quartiere delle brasserie e di un intrattenimento compatibile anziché la sede di una movida ormai fuori controllo. Occorre – ha insistito – adottare una logica integrata che faccia leva sul sistema dei quartieri creando un circuito virtuoso fra commercio e turismo, con un brand chiaramente identificabile, sul modello di Mantova, che, a differenza di Parma, è diventata città turistica di assoluta eccellenza. Noi non abbiamo neppure un portale dedicato funzionante e consultabile per mettere in fila gli eventi e l’offerta turistica della città”.

Numerosi gli interventi che si sono susseguiti. Ancora una volta hanno toccato i temi dell’Oltretorrente, e in particolare di via Imbriani, dove ci sono 12 negozi etnici in 350 metri di strada, che hanno sostituiti gli esercizi storici, dove c’erano tre bus e ora non ci sono più, dove “si fa una fatica immensa a tirare avanti in un negozio di pasta fresca presente dal ’62”.

Inoltre è stata sottolineata la necessità di rendere più accessibile il centro storico (“insensata la corsia preferenziale sul Lungoparma”) così come di rendere possibile il transito almeno agli scooter. Per non parlare dei mercati ambulanti oggi privi di ogni selezione sulla qualità merceologica, e con tante storture nel mercato dell’affitto dei posteggi.

Sul versante del turismo è stata denunciata l’assenza di una strategia complessiva che valorizzi i monumenti (vedi la Chiesa del Quartiere) e che metta in rete alberghi ed eventi come volano per valorizzare Parma come meta dei turisti italiani e stranieri. “Servono progetti – è stato detto – che abbiano un’anima e una logica, non creati per accontentare tutti senza risolvere nessun problema”.

Questi temi, tra gli altri, sono stati recepiti nelle linee guida del programma presentato in queste ore.

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