Parma, ritorno dagli inferi: paradiso San Siro

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Passare in appena tre anni dall’inferno del fallimento e retrocessione nei Dilettanti, alla promozione in A e a vincere a San Siro, contro la stessa Inter che tre giorni dopo avrebbe battuto un colosso di nome Tottenham. Ce l’avrebbe fatta con un terzino sinistro che nemmeno sarebbe entrato, non si fosse fatto male Gobbi, ma soprattutto di proprietà della squadra alla quale ha fatto gol: nome Federico, cognome Di Marco, classe ’97.

Il Parma rappresenta una delle sorprese di questo inizio stagione, capace di mettere alle corde la Juventus nella giornata precedente, cedendo le armi con dignità e testa alta, grazie ad una rosa costruita magistralmente e in poco tempo dal Ds Faggiano. Gli arrivi last minute di Gervinho e Biabiany, il giovane Grassi, l’esperienza di Bruno Alves e Gobbi ma soprattutto il colpo Inglese giunto da Napoli, assieme al portiere Sepe. Una squadra assemblata come meglio non si potrebbe da Mister D’Aversa, giovane emergente della categoria ma che ha già dimostrato buonissime cose con la squadra ducale.

Nella lotta per la salvezza di questa stagione il Parma non si può certo ritenere fuori, ma può sicuramente vantare un livello medio della rosa più alto rispetto alle dirette concorrenti che invece arrancano e già registrano molti meno punti in queste prime quattro giornate, in cui i gialloblù hanno già dovuto affrontare due big. Sports Bwin nelle sue quote retrocessione dà fiducia al Parma, ponendo prima di lei il Frosinone, Empoli, Bologna e Chievo.

Parma che con Sassuolo, Genoa e Udinese (grandi delusioni dello scorso anno) si candida per ottenere quella che si suole dire una salvezza piuttosto tranquilla, merito soprattutto di un parco attaccanti da metà classifica. L’arrivo di Gervinho ha fatto sognare i tifosi, già a segno contro la Juve, oltre che di un Inglese capace di bagnare l’esordio con gol. A centrocampo ducali che possono contare sulla qualità di un Grassi desideroso di riscatto dopo l’infortunio grave a Napoli e l’esplosione a Bergamo, mentre ha già stupito il possente Stulac.

In difesa tanta esperienza con Gobbi e Bruno Alves, così come in porta Sepe ritrova una maglia da titolare che mancava dai tempi di Empoli. In generale una lotta per non retrocedere che difficilmente riguarderà una delle storiche ex sette sorelleche il calcio italiano ritrova dopo le nefaste vicende degli anni passati. Magari per rinverdire i fasti dell’epoca Tanzi ci vorrà tempo, quando Parma era lido di fuoriclasse e coppe, anche europee.

Al momento, a piazza e tifosi, è sufficiente essere tornati ad occupare dopo un vero e proprio miracolo sportivola categoria che merita e, stando alle primissime giornate di campionato, anche con ottimi risultati. Sognando, magari, la parte sinistra della classifica in attesa nei prossimi anni di tornare a lottare per l’Europa, un tempo dimora fissa dei crociati.

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