Sicurezza- Oltre 60 telecamere e 10 agenti in più in città. Pizzarotti replica a Lega: “Prima i parmigiani! Vogliamo concretezza”

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Circa 60 nuove telecamere di sorveglianza verranno installate dal Comune di Parma in zona San Leonardo, zona stazione, Oltretorrente, piazza Duomo e Vicofertile. Saranno poi sette le nuove assunzioni di agenti della Polizia Municipale entro la fine del 2018. Si aspetta inoltre un decreto del Governo che dovebbe dare il via libera ai comuni sopra ai 100 mila abitanti di dotare gli agenti di taser. Manovra che resta però a spesa dell’ente comunale. Lo comunicano il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore Cristiano Casa nella conferenza di questa mattina.

Nel dattaglio si parla di 12 telecamere in zona via Venezia, via Verona, 6 in zona Chiesi e con il contributo dell’impresa, più due OCR; 6 invece vicino ai campi da Rugby in via del Popolo. Sono 6 le telecamere previste per la zona Stadio mentre altre 6 verranno installate in piazzale Dalla Chiesa e via Monte Altissimo, zona stazione, grazie anche alla collaborazione dell’amministrazione condominiale del plesso in viale Bottego. Circa 4 saranno installate invece in Oltretorrente, con particolare attenzione per viale dei Mille e viale Vittoria. Telecamere anche a Vicofertile, nella recente riqualificata piazza Terramare. Verranno poi recuperati gli allacci elettrici di 24 punti di Infomobility in disuso per le arretrate telecamere. Le nuove telecamere saranno OCR, quindi in grado di leggere le targhe delle auto, o ambientali. Le immagini, visionate dalla centrale operativa, sono a disposizione di tutte le forze dell’ordine del territorio ed hanno funzione sia deterrente che di indagine. Sono circa 250 le telecamere installete sul territorio comunale, di queste circa 20-30 sono ormai obsolete e vanno sostituite.

In dirittura di conclusione invece il corso di formazione per agenti della Polizia Municipale a Modena, da cui uscirà una graduatoria a disposizione del Comune di Parma per le nuove assunzione. Si conta, entro fine novembre, di poter assumere altri 7 agenti così da arrivare a 10 unità in più nel 2018. Il comune ha potuto attivarsi con nuove assunzioni solo con lo sblocco permesso dal ministro Minniti nel 2017.

La questione organico delle forze di polizia è il tema che hanno anche portato a Roma il sindaco e l’assessore alla sicurezza davanti al sottosegretario del Ministro degli Interni, Molteni. Incontro che ha lasciato l’amaro in bocca, “confermando di fatto quanto già era stato assicurato dal precedente ministro Minniti – ha commentato il sindaco Pizzarotti – cioè l’arrivo di 20 nuove unità di polizia”.

“Noi la nostra parte la stiamo facendo – attacca l’assessore Casa che dopo aver mostrato i dati ricorda quanto fatto fino ad ora dall’amministrazione in merito sicurezza– Abbiamo  aumentato la videosorveglianza, aumentato l’organico della Polizia Municipale, avviato il turno notturno per aiutare le altre forze dell’ordine alleggerendole dalle pratiche per gli incidenti stradali, attivato 25 gruppi di vicinato con quasi 2 mila cittadini coinvolti che hanno già segnalato e sventato diversi furti. Abbiamo modificato il regolamento della Polizia Municipale aggoirnandolo alle ultime competenze permesse dallo scorso Governo. Abbiamo attivato l’associazione dei poliziotti in pensione che ora presidiano il parco Falcone Borsellino e che speriamo possano occuparsi di altri punti della città. Controlli costanti a locali, bar, esercizi commerciali. Abbiamo attivato il distaccamento della PM in San Leonardo e presto aprirà anche in via Bixio e Ghiaia. A Roma siamo andati con spirito propositivo ma non abbiamo ottenuto altro rispetto a quello che avevamo già”.

“Il problema che abbiamo sollevato anche a Roma – continua il sindaco Pizzarotti – è che ci sembra essere una inequità tra le forze di polizia presenti nelle altre città emiliane romagnole rispetto a Parma“, dove ha sede in particolare l’Efsa ma tanti altri luoghi sensibili. Si prende ad esempio Reggio, con 170 mila abitanti e 237 unità di polizia, a confronto di Parma, con 220 unità a fronte di 200 mila abitanti. “Ci è stato risposto che così era stata calcolata la distribuzione secondo dati e analisi su base Istat”. Altro problema riguarda il numero di pensionamenti di molto superiore al numero delle nuove assunzioni in tutta Italia, avendo 92mila unità di polizia tra cui 40mila prossime al pensionamento.

In attesa dell’emanazione del decreto sicurezza, Pizzarotti ha proposto a Roma la modifica della procedura di espulsione e dei centri di detenzione temporanea ed “evitare che persone irregolari sul territorio possona tornare per strada il giorno dopo perchè non c’è posto in un Cpr”. Pizzarotti mette in dubbio anche l’ipotesi del governo di tagliare finanziamenti all’integrazione a favore della sicurezza, “ma se poi ci sono più immigrati non integrati si alza il livello di criminalità. Mi pare una manovra senza senso. Basta spettacolarizzazioni che non portano a nulla di concreto”. Il sindaco ricorda proposte come il Dazio Urbano che “non portano veri risultati non avendo le forze per poter controllare che venga rispettato”.

Il sindaco Pizzarotti replica poi al sottosegretario Molteni: “Forse si è lasciato troppo influenzare dai parlamentari locali della Lega che rispondono sempre così, facendo campagna elettorale. L’incontro è stato cordiale ma abbiamo espresso delle osservazioni e fatto una constatazione: non abbiamo portato a casa niente di più. Quando dicono che hanno portato a Parma 1600 agenti nel 2018, dimenticano di specificare che sono quelli impiegati solo per lo Stadio“.

Ai parlamentari vorrei dire: pensiamo prima ai parmigiani, e poi ai leghisti, non il contrario. Cavandoli ha promesso più sicurezza. Sono passati ancora pochi mesi ma io sto alla finestra e per adesso posso dire di non aver viso nulla di più” conclude Pizzarotti.

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il rimandare – replica invece il capogruppo di Effetto Parma, Cristian Salzano, dopo la risposta del sottosegretario Molteni – Attendavamo proposte da un governo che ha fatto della Sicurezza il punto fondamentale della propria campagna elettorale ed invece nulla di nuovo all’ orizzonte. Un incontro cortese istituzionale. Nulla di piu'”.

(aribe)

REPLICA DEL CAPOGRUPPO LEGA IN CONSIGLIO; EMILIANO OCCHI: “In seguito alla conferenza stampa del sindaco sulla Sicurezza, prendiamo atto di cinque  cose:

1) A distanza di ben 6 anni e 4 mesi dalla sua elezione il sindaco Pizzarotti sembra inizi finalmente ad occuparsi con qualche atto che non siano solo chiacchiere e comunicati stampa, di Sicurezza. Vedremo se è vero.

2) In questi 6 anni e 4 mesi ha continuamente parlato di “insicurezza percepita”, ha accusato di razzismo, intolleranza e populismo chiunque ponesse il problema e ha abbandonato interi quartieri al degrado e all’occupazione “militare” di clandestini e spacciatori.

3) In questi 6 anni e 4 mesi la Lega gli ha sempre suggerito di assumere nuovi vigili, di utilizzarli per la sicurezza, di installare nuove telecamere. Se oggi finalmente lo fa, ne siamo contenti.

4) Nemmeno quando finalmente (pare) annunciare qualcosa di concreto, riesce a sottrarsi alle polemiche politiche e alle accuse infondate.

5) Neppure oggi riesce a trattenersi dalla dose di bugie quotidiane: i nuovi agenti delle Forze dell’ordine arrivano grazie a stanziamenti di fondi del nuovo Governo, quelle di Minniti erano solo promesse sulla carta. Inoltre il Governo ha già assicurato un ulteriore arrivo di forze dell’ordine ma niente esercito, del resto Pizzarotti non lo voleva fino all’inverno scorso…

Nonostante questo, siamo contenti se dopo tanti annunci il sindaco inizia a fare qualcosa.

Che sia un ravvedimento tardivo o la preoccupazione per le vicine elezioni regionali di cui spera di essere protagonista con il suo nuovo partito e nonostante sia in colpevole ritardo, meglio tardi che mai.

Se il sindaco farà iniziative per il bene della città, avrà dall’opposizione in consiglio comunale e dai parlamentari leghisti, nella distinzione dei rispettivi ruoli, pieno sostegno istituzionale.

Come i parmigiani hanno avuto modo di vedere, da quando c’è il nuovo Governo, non passa giorno che le Forze dell’Ordine non compiano retate, perquisizioni, controlli, arresti, espulsioni.
Lo Stato la sua parte la sta facendo e bene.
Il sindaco e Casa, possono togliere il disco rotto dallo stereo”.

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