Roberta Roberti (ParmaProtagonista): “Un decalogo per la politica culturale”

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Roberta Roberti ha presentato una mozione perché il Comune di Parma aderisca al “DECALOGO DELLA POLITICA CULTURALE COMUNALE”: una provocazione per discutere insieme di cosa significa cultura oggi.

“L’inizio di un dialogo condiviso”, cosi’ Roberta Roberti spiega a Parmapress24 la sua iniziativa. “Abbiamo bisogno di ricostruire un’identita’ culturale di questa citta’ e lo dobbiamo fare tutti insieme, al di la’ di appartenenze politiche o di divergenze programmatiche.

La cultura e’ di tutti e una citta’ attiva e vivace e’ una citta’ piu’ sicura e vivibile. Su questi 10 punti, ripresi dal documento del prof. Tomaso Montanari ma adattati alla nostra realta’, credo ci possa essere una convergenza comune per iniziare un percorso di ricostruzione del racconto creativo e artistico di Parma. Non possiamo permetterci altri 5 anni di vuoto culturale che hanno disgregato ed annullato il senso di appartenenza di una comunita’ eccellente come la nostra. La cultura deve scendere per le strade e ‘contaminare’ la quotidianita’, crescere e creare un codice comune nel quale riconoscersi nel rispetto delle differenze ma con un fine condiviso. Per fare questo servono competenze e idee senza esclusivita’ ma con intenti inclusivi.

Un tentativo di andare oltre giudizi e pregiudizi di schieramento che solo la cultura, con la sua capacita’ di ascolto e di rispetto, puo’ realizzare. Proviamoci. Il privilegio di essere in minoranza ci permette di fare proposte che possano diventare progetti comuni, un contributo di collaborazione da un altro punto di vista per costruire i prossimi 5 anni di una Parma…protagonista“.

Ecco il testo del decalogo culturale:

Premesso:
che il Prof. Tomaso Montanari ha predisposto un “Decalogo della politica culturale comunale” proponendo ai Sindaci dei Comuni italiani di sottoscriverlo ed adottarlo;
che a tale Decalogo sono state apportate alcune modifiche, al fine di adattarlo alla specifica realtà di Parma;

Considerato:
che una politica culturale che coinvolga la cittadinanza e le sue realtà associative non può che innescare un circuito virtuoso a beneficio degli abitanti e dei visitatori;
che la collaborazione con tutte le istituzioni operanti nel campo della cultura e presenti nel territorio comunale (Università, Sovrintendenza, teatri, musei, biblioteche, archivi, videoteche, enti di produzione musicale, etc.) produrrebbe indubbiamente una sinergia positiva per la vita della città, sinergia finora dichiarata come intento, ma mai effettivamente attuata;
che è dalla cultura che risulta indispensabile ed urgente ripartire per innescare in una società multiculturale un processo di profondo rinnovamento civile, premessa ineludibile di qualunque azione politica che intenda realmente combattere ignoranza, razzismo, violenza, diffidenza, disagio e ineducazione;
che la cultura è l’unico strumento che possa permetterci di realizzare un nuovo patto di civiltà con i nostri concittadini favorendo il dialogo, la partecipazione, l’inclusione ed il senso di appartenenza ad una comunità e restituendo valore e significato concreti ai termini democrazia, uguaglianza, pluralismo e condivisione;
che sono presenti nel territorio comunale molti spazi che potrebbero diventare presidi pubblici permanenti di cultura e di socialità a beneficio di tutti i quartieri, specie di quelli più disagiati e problematici, contribuendo in modo assai significativo alla loro sicurezza;
che le recenti esperienze di autogestione di spazi di socialità e cultura da parte di comitati e associazioni si sono rivelate positive e potrebbero diventarlo in modo continuativo, soprattutto a beneficio delle politiche giovanili, ma anche dello scambio interculturale e intergenerazionale;

Il consiglio comunale impegna la giunta ad adottare il Decalogo di seguito riportato e a porre in atto con la massima sollecitudine tutti i passaggi necessari alla sua effettiva realizzazione.

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