Antiterrorismo: posizionate fioriere antisfondamento in centro

1

Il Comune di Parma si mobilita dopo le richieste della Prefettura. Il prefetto Forlani aveva infatti richiesto misure antiterrorismo per proteggere le aree pedonali della città più frequentate attraverso fioriere antisfondamento, “new jersey”, o dissuasori mobili.

L’assessore alla sicurezza, Cristiano Casa, ha quindi disposto il posizionamento di fioriere in via Farini e via Cavour che sono state posate questa mattina. A breve verranno installate anche nei pressi dello stadio Tardini che dovrà ospitare venerdì sera la prima partita di serie B del Parma che sarà contro la Cremonese. Verranno inoltre attivati corsi di formazione antiterrorismo per la Polizia Municipale.

leggi: Tardini- Gos: Addio tessera tifoso, sì a ritorno megafoni e tamburi ma strade blindate per antiterrorismo

“Si tratta di un primo layout – sottolinea l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa – che verrà potenziato e affinato nei prossimi giorni. La volontà è quella di incrementare la sicurezza attraverso l’introduzione di elementi di arredo urbano che assumano la funzione di dissuasori per il passaggio di mezzi non autorizzati e attraversamenti ad alta velocità, garantendo contemporaneamente il decoro e la piacevolezza estetica delle nostre strade”.

1 commento

  1. Maurizio Campari, Segretario Lega Nord Parma e Consigliere Comunale
    Al di là dei dubbi sulla praticità di queste soluzioni (pensiamo all’accesso dei mezzi di soccorso), appoggiamo ogni intervento per aumentare la sicurezza dei parmigiani. Purché sia chiaro che si deve trattare di soluzioni temporanee e che la strada da percorrere in materia di sicurezza è ben diversa. A tutti i livelli.

    Abbiamo acquistato antifurti di ogni tipo, messo sbarre alle finestre, installato telecamere di sicurezza nelle nostre case tentando di difenderci da ladri, stupratori e seviziatori; l’esercito presidia i monumenti e dobbiamo alzare barriere per impedire l’accesso ai tir nelle strade su cui passeggiamo e veniamo massacrati, da un momento all’altro mi aspetto che venga calata una rete sulle nostre teste per impedire gli attacchi con i droni… Ci stiamo IMPRIGIONANDO da soli in casa nostra, NELLE NOSTRE STRADE!

    Non capiamo che stiamo “cedendo spazio”, indietreggiamo e permettiamo a chi ci odia di stare alle sue regole. Non governiamo noi la partita, subiamo le mosse dell’avversario e cerchiamo di limitare i danni.

    Dobbiamo cambiare mentalità, capirlo, farcene una ragione e prendere le dovute decisioni. È chiaro a tutti quale sia il problema, chi lo organizzi e chi lo gestisca però fingiamo di non vederlo!

    Il primo passo per guarire è ammettere di essere ammalati e la malattia di oggi è un cocktail di buonismo, lassismo, opportunismo ed ipocrisia.

    Dobbiamo ritornare ad essere una comunità unita e coesa su principi semplici e inviolabili. Nessuno spazio per gli estremisti e i loro amici.

    NOI RIVOGLIAMO IL NOSTRO STILE DI VITA: non dobbiamo cambiare noi, dobbiamo combattere l’anomalia di chi ci chiama “infedeli”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here