Fermati al casello con due etti di hashish in auto: arrestati due ventenni

Pe loro è scattato l'obbligo di firma. Sono un moldavo e un italiano residenti nella bassa

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I Carabinieri della Compagnia di Fidenza nella tarda serata di venerdì scorso, hanno tratto in arresto un 21enne di origini moldave ed un 23enne italiano, residenti nella bassa poiché trovati in possesso di due panetti di hashish del peso di 100 grammi circa cadauna.

Nella serata di venerdì scorso i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, hanno predisposto nei pressi dell’uscita del casello autostradale di Fidenza, un servizio finalizzato al controllo delle autovetture in entrata ed in uscita dal casello.

Il servizio, con lo scopo di contrastare la consumazione dei reati predatori, ha visto la compartecipazione di personale in abiti civili del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Parma, con il compito di fornire supporto agli uomini in uniforme.

Verso le ore 20.30 circa, la pattuglia con i colori d’istituto ha proceduto a fermare una autovettura, in uscita dal casello, poiché segnalata dal personale in abiti civili in quanto i due occupanti, appena notata l’auto di servizio hanno dato segni di nervosismo.

Gli occupanti fin da subito si sono dimostrati nervosi ed insofferenti al controllo tant’è che i militari hanno ritenuto che potessero nascondere qualcosa di illegale.

A questo punto la pattuglia, supportata dal personale in abiti civili del Nucleo Investigativo che aveva segnalato l’auto, hanno proceduto ad una perquisizione personale, che ha permesso dirinvenire su entrambi i soggetti, occultate sotto i vestiti due panettidi hashish del peso di 100 grammi cadauna.

A seguito di perquisizione domiciliare, presso l’abitazione di uno dei due ragazzi, sono stati rinvenuti ulteriori 10 grammi di hashish, nascosti sotto un materasso.

Lo stupefacente esaminato al narcotest ha dato esito positivo, confermando trattarsi di hashish ed è stato pertanto sottoposto a sequestro penale.

I due, una volta accompagnati in caserma, alla luce degli elementi probatori acquisiti sono stati dichiarati in stato di arresto perché ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Al termine delle formalità burocratiche, su disposizione dell’A.G. i due sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

Nella giornata di ieri, a conclusione del rito direttissimo, il giudice dopo aver convalidato gli arresti, ha disposto per entrambi la misura dell’obbligo di firma.

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