Doppio Benek liquida la pratica Brescia in un tempo: finisce 2-0 nel trentennale di Wembley

L'emozione non ha voce e, spesso, nemmeno parole. Soprattutto è difficile trovare quelle per raccontare la bellezza di vedere nel Museo Ceresini, nel pieno ventre del Tardini, le glorie di Wembley. Trent'anni che passano davanti in un soffio di vento: qualche capello bianco, foto e flash, sorrisi, coppe e ricordi. Da Ballotta ad Asprilla, passando per Benarrivo e Grun. E Scala, il grande condottiero. E Pastorello. Ceresini Fulvio, che da Ernesto ha ereditato la passione prima ancora che la squadra. E spiegalo, a chi non c'era, cosa è stata quella notte. Anche per la storia, come per la gloria, a volte non ci sono parole che ne legittimino la bellezza

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Benek regala al Parma la possibilità di continuare la rincorsa al quarto posto con una doppietta che legittima il miglior primo tempo dei ducali con tante occasioni sprecate e due concretizzate. Poi il Parma si spegne, rallenta, sul finale rischia anche qualcosa ma si prende tre punti. Risultato giusto, poteva essere più largo, e tutto aperto in chiave play off a 180 minuti dalla fine della stagione regolamentare.

Evitare i play out contro un miglior piazzamento play off: ecco il Brescia ospite del Parma al Tardini.

L’emozione non ha voce e, spesso, nemmeno parole. Soprattutto è difficile trovare quelle per raccontare la bellezza di vedere nel Museo Ceresini, nel pieno ventre del Tardini, le glorie di Wembley. Trent’anni che passano davanti in un soffio di vento: qualche capello bianco, foto e flash, sorrisi, coppe e ricordi. Da Ballotta ad Asprilla, passando per Benarrivo e Grun. E Scala, il grande condottiero. E Pastorello. Ceresini Fulvio, che da Ernesto ha ereditato la passione prima ancora che la squadra.

E spiegalo, a chi non c’era, cosa è stata quella notte. Anche per la storia, come per la gloria, a volte non ci sono parole che ne legittimino la bellezza.

Pecchia conferma per nove undicesimi la formazione di Benevento: unici due volti nuovi sono in difesa, torna dal primo minuto Osorio, smaltito l’infortunio, al suo fianco Circati al posto dello squalificato Cobbaut.

Buffon tra i pali, Delprato e Ansaldi a completare il pacchetto difensivo, Bernabé ed Estevez in mediana con la conferma di Sohm nel ruolo di sottopunta. Sulle fasce ci sono Man e Benedyczak, entrambi in gol a Benevento, a sostenere l’unica punta Franco Vazquez.

Al decimo più uno passa il Parma: punizione di Bernabé per Benedyczak che in scivolata infila la palla tra le gambe di Andrenacci.

Il raddoppio arriva sei minuti dopo: cross di Delprato che trova lo stacco di Man, traversa di testa ma arriva il tap-in vincente di Beneck che trova il gol del 2-0.

Il Brescia prova a scuotersi e trova una punizione da posizione interessante per un fallo di Circati su Rodriguez: punizione di Ndoj, Buffon vola e mette in corner.

Contropiede fulmineo del Parma dopo il corner battuto dal Brescia, palla a Sohm che trova un perfetto filtrante per Man che a furia di dribbling però perde palla.

Al 33esimo ancora Benek: diagonale che fa la barba al palo ma finisce fuori. Il Brescia prova a riorganizzarsi, ma gli ultimi dieci minuti succede poco o nulla.

Il primo tempo finisce 2-0.

La ripresa inizia come era finita la prima frazione: col Parma avanti e Beneck che sciupa il 3-0. Cross di Ansaldi, il polacco da due passi colpisce male e grazia Andrenacci.

Il Brescia ci prova e impegna Buffon, prima con Adryan di testa, poi da fuori con Bisoli, ma Buffon di pugno si rifugia in corner. Pecchia cambia, coprendosi un po: dentro Zanimacchia e Juric per Man e Bernabè.

I ritmi si abbassano, complice il primo caldo, e oltre alla girandola dei cambi resta poco da segnalare: molto nervosismo, un tentativo di Adryan per gli ospiti, uno di Balogh lanciato da Vazquez per i ducali.

La gara si fa duretta, le rondinelle, dopo aver perso Galazzi per infortunio dopo 17 minuti di gioco, perdono anche Jallow che esce in barella dopo essere caduto male su un ginocchio, trovandosi in dieci per i sette minuti di recupero. 

Nonostante l’inferiorità numerica il Brescia ci prova e al 95esimo un miracolo di Osorio sulla linea salva la porta di Buffon, saltato nell’occasione dalla palla.  E’ l’ultimo squillo della gara: finisce in un tripudio di applausi, giusta cornice a una gara aperta sull’onda del ricordo.

E il pensiero vola in cielo, al tifoso numero uno mancato un anno fa: Corrado Marvasi. 

TABELLINO

PARMA – BRESCIA 2-0

Marcatori: 11′ e 17 Benedyczak (P)

PARMA: Buffon; Delprato, Osorio, Circati (dal 76′ Balogh), Ansaldi; Bernabé (dal 63′ Juric), Estevez; Man (dal 63′ Zanimacchia), Sohm (dal 74′ Camara), Benedyczak (dal 74′ Coulibaly); Vazquez. A disp: Chichizola, Corvi, Charpentier, Bonny, Hainaut, Mihaila, Zagaritis. All. Fabio Pecchia.

BRESCIA: Andrenacci; Jallow, Cistana, Mangraviti, Huard; Bjorkengren (dal 46′ Galazzi, dal 61’Niemeijer), Labojko (dal 57′ Van de Looi) , Bisoli; Rodriguez, Ndoj (dal 57′ Adryan); Ayé (dal 77′ Bianchi). A disp: Lezzerini, Adorni, Scavone, Muca.
All. Daniele Gastaldello.

Arbitro: Antonio Giua della sezione di Olbia
Ammoniti: Jallow, Niemeijer, Mangraviti (B), Circati, Vazquez, Estevez (P)

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