Il Parma rischia, soffre, fa incazzare ma ribalta il Cagliari: finisce 2-1

Il Parma si complica la vita da solo: attacca, crea, va sotto e di addormenta. Per mezz'ora pare Vazquez nel nulla, poi su un rigore generoso arriva il pareggio del Mudo, e si sveglia lo spirito ducale. Il due a uno è un eurogol di Man, Mihaila si concede il lusso di sbagliare un rigore allo scadere azzardando un cucchiaio... ma finisce 2-1. Ora, sognare...sperare..non è più da folli

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Il Parma si complica la vita da solo: attacca, crea, va sotto e di addormenta. Per mezz’ora pare Vazquez nel nulla, poi su un rigore generoso arriva il pareggio del Mudo, e si sveglia lo spirito ducale. Il due a uno è un eurogol di Man, Mihaila si concede il lusso di sbagliare un rigore allo scadere azzardando un cucchiaio… ma finisce 2-1. Ora, sognare…sperare..non è più da folli.

Torna a Parma Sir Claudio, Ranieri, l’Uomo della salvezza, tecnico di classe ed eleganza che a Parma oltre alla permanenza in A ha lasciato il profumo della signorilità. E Parma non lo dimentica anche se…il meglio glielo augura da sabato prossimo.

Il Parma parte forte, si fa vedere subito con Beneck, poi tocca a Zanimacchia una palla d’oro che sparacchia fuori. Ci provano Vazquez, Bernabè e ancora Beneck: non inquadrano la porta ma lasciano ben sperare.

Il Cagliari si fa notare a sinistra per alcune discese di Azzi e per una gabbia al massacro su Vazquez, sempre raddoppiato e triplicato, ma è Estevez al diciannovesimo ad avere l’occasione della vita.

Zanimacchia va sul fondo e crossa basso a centro area, Makoumbou interviene male, si inserisce Estevez che calcia a botta sicura ma Radunovic gli chiude lo specchio, sul rimpallo ancora lo spagnolo e il pallone termina sul fondo.

Ti aspetti il Parma, che continua a spingere, ma passa il Cagliari: fesseria da amatori sull’asse Cobbaut Buffon, Prelec riceve da Obert e scappa via, poi trova il tocco per Lapadula che si infila tra Cobbaut e Buffon uscito male e insacca facile.

Uno a zero, quando il crono dice 31. Il Parma, che aveva spinto e convinto, mancando solo di concretezza, pare sotto shock: Azzi fa il bello e il cattivo tempo in fascia e i crociati rischiano il ko.

Poi cercano di riorganizzarsi, e al 40esimo il Mudo lancia Beneck che non aggancia di un soffio. Segnali di Parma, ma serve altro per raddrizzare la gara. Altro che i ducali non trovano: il primo tempo finisce un gol sotto. 

Nella ripresa Pecchia butta nella mischia Camara, che dopo un minuto recupera un pallone e inventa un fendente a raso palo che per poco non sorprende Radunovic.

Camara si dimostra subito dinamico, mentre i compagni perdono pazienza e nervi ed iniziano a volare i gialli: prima per Ansaldi che strattona Falco due volte davanti all’arbitro, poi Beneck per un’entrataccia su Zappa.

Il Parma è tra il confusionario e il velleitario, parendo a tratti rassegnato, ma ci mette una zampa santa Eupalla: Azzi salta a braccia larghe su Vazquez, il tocco del Mudo di testa rimbalza sul braccio. Serve il VAR, ed è calcio di rigore che Vazquez trasforma con una botta centrale rasoterra. 

Uno a uno. E il Parma ricomincia a crederci: Camara scodella in mezzo ma non ci arriva nessuno, Ansaldi cerca Benek ma non lo trova.

Girandola dei cambi, e Pecchia decide di giocarsi il tutto per tutto: dentro Mihaila per Beneck ma anche Man per Balogh. Al 74′ Zanimacchia si costruisce un’occasione capolavoro: esce dall’area palla al piede, si fa il campo, scambia con Man, riceve ma calcia alto.

Al 77esimo il rumeno si mette in proprio: si beve Azzi come fosse un caffè, si accentra e di diagonale a giro batte Radunovic. Due a uno Parma.

Ed inizia la sofferenza, quel brivido che ti prende la schiena quando hai qualcosa stretto tra le dita ma potrebbero portartelo via, mentre la gara diventa ruvida, fallosa, spezzettata. Nervosa.

Il Parma potrebbe chiuderla ma deve rovinarsi, come spesso fa, la festa: Mihaila si prende un rigore solare, con Lella che lo atterra. Batte lui stesso, ma fa il cucchiaio: Radunovic, battuto, fa in tempo a rialzarsi e deviare in corner.

I sette minuti di recupero passano in un rallenty infinito, ma arriva il triplice fischio ed è una liberazione: da un incubo, dalla paura, da mille spettri che hanno aleggiato per un’ora sul Tardini. E si affaccia un timido sole: anche lui applaude alla prima vera partita degna degli applaudi di un’intero, commosso, Tardini.

TABELLINO

PARMA – CAGLIARI 2-1

MARCATORI: 31′ Lapadula (C), 63′ rig. Vazquez, 78′ Man  (P)

PARMA: Buffon; Delprato, Balogh (dal 72′ Man), Cobbaut, Ansaldi (dal 67′ Coulibaly); Estevez, Bernabé, Juric (dal 46′ Camara); Zanimacchia, Vazquez (dal 87′ Circati), Benedyczak (dal 67′ Mihaila). A disp: Chichizola, Corvi, Charpentier, Bonny, Sohm, Inglese, Zagaritis. All: Fabio Pecchia.

CAGLIARI: Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Azzi (dal 78′ Barreca); Nandez, Makoumbou (dal’ 83 Millico), Deiola (dal 67′ Lella); Falco (dal 78′ Pavoletti); Lapadula, Prelec (dal 67′ Lovumbo). A disp: Aresti, Goldaniga, Rog, Viola, Altare, Kourfalidis, Di Pardo. All: Claudio Ranieri.

Ammoniti: Cobbaut, Ansaldi, Benedyczak, Mihaila, Coulibaly (P), Azzi, Luvumbo, Zappa (C)

Arbitro: Matteo Gariglio della sezione di Pinerolo

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