ArtLab inscena la morte di Giorgia Meloni, e Parma diventa un caso nazionale – LA REPLICA

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E’ polemica sulla festa di carnevale, organizzata dal collettivo studentesco Art Lab Occupato a Parma, con la messa in scena dell’omicidio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Nella locandina diffusa dagli studenti appare Jessica Fletcher (la Signora in giallo interpretata da Angela Lansbury) con una scritta che recita: “Sono qui per risolvere il delitto Meloni“. “Ma non c’è stato nessun delitto Meloni!” risponde un pupazzo a fianco. Il finale del duetto: “Ah, peccato“.

Le reazioni della politica – Immediate le reazioni della politica: “Il volantino del centro sociale di Parma che augura la morte al presidente Meloni è semplicemente squallido e agghiacciante”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
E aggiunge: “In un goffo tentativo di macabra comicità, i sinistri eredi di un comunismo assassino si riducono ad acclamare la scomparsa della prima donna presidente del Consiglio nella storia d’Italia. Ci chiediamo dove sia finita la sensibilità verso i diritti delle donne tanto acclamata da un determinato mondo politico e culturale. Attendiamo la condanna di questo flyer da parte di tutte le forze politiche che si dicono democratiche quando fa comodo”.

Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, dichiara una nota: “Esprimo la più ferma condanna per il volantino comparso a Parma in cui si augura la morte del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla quale rivolgo la mia più sentita solidarietà e vicinanza. Auspico che i responsabili di questa iniziativa vengano individuati al più presto”.

“Piena e ferma condanna delle minacce che un centro sociale di Parma, noto per le sue posizioni estremiste, ha rivolto all’indirizzo di Giorgia Meloni, alla quale esprimiamo la nostra solidarietà. Intollerabile che ci sia qualcuno – che tra l’altro utilizza spazi di proprietà pubblica – che esprima il suo dissenso diffondendo auguri di morte al presidente del consiglio dei ministri.
La Lega non tollera minacce e violenze di nessun genere, meno che mai da qualche oltranzista che con veline vergognose ci riporta indietro agli anni 70”.

Lo dichiara la deputata parmigiana della Lega Laura Cavandoli.

Ancora più dura la condanna della deputata Gaetana Russo (Fratelli d’Italia). “Vergognosa la locandina diramata a Parma, a firma Art Lab Occupato, in cui il collettivo studentesco incita alle 22 di stasera, 18 febbraio, ad una festa di carnevale nello spazio sociale occupato di Borgo tanzi 26, a partecipare alla messa in scena dell’omicidio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”.

La replica di ArtLab – “A Carnevale ogni scherzo vale?” Non questa volta, non per il collettivo di Art Lab Bene Comune di Parma. E’ bastata una locandina satirica per una festa di Carnevale come pretesto per accusarci di terrorismo, istigazione all’odio ed emulazioni sataniche dell’omicidio del Presidente del Consiglio. Evidentemente siamo così ingenux da pensare che ancora si possa fare satira sul dissenso politico senza conseguenze di risonanza nazionale. Nel mezzo di una crisi globale ecologica e sociale, chi pensava che sarebbe stata una locandina il più grande problema dello Stato italiano? 

La narrazione mediatica che è esplosa in poche ore ha mistificato la realtà dei fatti, con l’unico scopo di attaccare chi cerca di creare opposizione politica dal basso. Dalle prime ore di domenica mattina sono stati pubblicati articoli su testate nazionali e locali, creando e aggiungendo di volta in volta dettagli inventati, trasformando un momento di aggregazione sociale in minacce di morte.
Con questo comunicato ci dissociamo totalmente da queste accuse assurde e pretestuose.

La strumentalizzazione di una grafica carnevalesca è servita alle forze di governo per distogliere l’attenzione da episodi di carattere fascista, direttamente collegati a fazioni politiche ben delineate. Solo nell’ ultima settimana sono apparse svastiche in tutto il Paese, studentx sono statx aggreditx a Firenze da membri di Azione Studentesca e durante un’azione dimostrativa membrx di Extinction Rebellion sono statx minacciatx con un’arma. 

Questi eventi, che noi consideriamo gravissimi, vengono di fatto legittimati da una politica che nei suoi primi mesi di governo si è confermata repressiva e violenta. 

La criminalizzazione delle ONG, le violenze subite da persone migranti all’intero dei CPR e fuori dalle questure, le proposte di legge che minano l’autodeterminazione delle persone con utero, perpetuano un clima d’odio, razzista e omofobo, che sicuramente non ci appartiene.

Noi, come tutti gli altri spazi sociali che si oppongono alla realtà delle cose, ci troviamo al centro di una campagna governativa volta ad abbattere le pratiche alternative ogni giorno proposte. 

È già in corso un piano di sgomberi atto a eliminare ogni possibilità di autorganizzazione dal basso, che attacca chi risponde alla crescente emergenza abitativa con l’occupazione di spazi abbandonati. Uno degli strumenti è la criminalizzazione dellx attivistx, dipintx come terroristx da parte dei media e del governo esemplificativo ne è l’accanimento giudiziario che sta avvenendo a Torino, a Bologna, in Veneto e nel resto di Italia.
Dal 2011 ArtLab si occupa di rispondere all’emergenza abitativa nel territorio di Parma e quello che era uno studentato di lusso è diventato NoMas Hotel: così sono state colmate le mancanze dell’amministrazione comunale sia nell’offrire un alloggio che nell’affiancamento ai servizi. 

In questo modo abbiamo restituito uno spazio inutilizzato dalle istituzioni a una fetta di cittadinanza altrimenti inascoltata. 

La riappropriazione di questo spazio è stata portata avanti anche grazie ai progetti che lo stesso ha ospitato e continua a ospitare, permettendo la collettivizzazione di una controcultura fuori dalle logiche produttive e performative del mercato.
Ad esempio, la scuola di italiano per soggettività migranti “A voce alta” garantisce l’accesso gratuito all’istruzione linguistica di base. Progetti artistici e sportivi, come il laboratorio di interpretazione teatrale e la squadra di calcio antirazzista La Paz, costruiscono una comunità libera e solidale. Tutto ciò si inserisce in un contesto di elaborazione politica costante fondata sull’antifascismo e sull’eco-transfemminismo in ottica decoloniale, grazie alle assemblee che animano lo spazio e le strade della città. 

Ribadiamo che il Presidente del Consiglio non è mai stato oggetto di rievocazioni di omicidi né tanto meno di minacce di morte, come invece la gogna mediatica che ci sta travolgendo in questi giorni prova a mostrare. Per una locandina satirica non ci lasciamo comunque distrarre dalle lotte che ci caratterizzano: per questo scenderemo in piazza nella giornata del 3 marzo in occasione del Global Strike di Fridays for Future e per lo sciopero transfemminista del 8 marzo indetto da Non Una di Meno.
In questo contesto in cui la possibilità di manifestare dissenso è sempre più ostacolata, continueremo a prendere parte al dibattito politico con i nostri ideali e le nostre pratiche, sempre dalla parte giusta della barricata.   

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