Sistemi di riscaldamento: consigli su come riscaldare adeguatamente la casa e risparmiare in bolletta

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Oggi è possibile scegliere tra diverse modalità per riscaldare l’ambiente di casa. Possiamo optare per i termoarredi di design, oppure i classici caloriferi (o termosifoni) e radiatori.

Soprattutto nel periodo invernale, e specialmente in determinate zone della casa in cui fa particolarmente freddo, è necessario avere la tipologia di riscaldamento adeguata, che riesca a mantenere le temperature corrette per rendere la casa confortevole.

Prima di parlare più nel dettaglio dei vari sistemi di riscaldamento, vediamo però qualche trucchetto che ci permetta di risparmiare in bolletta.

Consigli su come risparmiare in bolletta

L’adeguato utilizzo dei sistemi di riscaldamento consente non solo di riscaldare l’ambiente nel modo giusto, ma anche di portare qualche risparmio in bolletta, cosa sempre gradita.

L’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha suggerito alcune buone abitudini per vivere al meglio all’interno della propria abitazione. Nel caso specifico del riscaldamento domestico, i consigli sono i seguenti:

  • Spurgare l’impianto e rimuovere le bolle d’aria che si creano all’interno dei circuiti e dei radiatori è una buonissima prassi, da effettuare con cadenza regolare. Queste bolle si creano con gli sbalzi di temperatura che caratterizzano il cambio di stagione. Inoltre, per avere un impianto buono ed efficiente è opportuno sottoporlo a manutenzione periodica, possibilmente annuale, a opera di un tecnico abilitato;
  • Un altro consiglio utile è quello di non chiudere i radiatori nelle stanze inutilizzate: le direttive europee, infatti, prevedono l’installazione delle valvole termostatiche che non chiudono del tutto il radiatore, in modo da avere un’adeguata gestione del calore;
  • Per la fine della stagione fredda è bene non mettere la valvola dei termostati sul numero 0. Così facendo, infatti, il progressivo aumento delle temperature potrebbe far sì che si blocchi l’otturatore. Finito l’inverno è consigliabile portare la valvola al numero 5;
  • Inoltre, è consigliato scegliere dispositivi che dispongano di tecnologie al passo con i tempi, ovvero che evitino gli sbalzi eccessivi di potenza che producono poi consumi esagerati in bolletta.

Quali radiatori scegliere

La gamma dei sistemi di riscaldamento presenti oggi in commercio è ampia e si adatta alla perfezione non solo alle esigenze prettamente funzionali legate al riscaldamento domestico, ma anche allo stile della casa, andando a soddisfare così ogni gusto estetico. Tra le varie soluzioni possiamo distinguere in termoarredi, termosifoni e radiatori. Vediamo le differenze.

Termoarredi e scaldasalviette

Iniziamo dai termoarredi parlando degli scaldasalviette. Questi dispositivi hanno una doppia funzione: quella di riscaldare l’ambiente e quella di riscaldare e asciugare salviette, teli, asciugamani, accappatoi e indumenti. Inoltre, la cura nel design e nei dettagli li rende un complemento d’arredo che salta subito all’occhio. Ne esistono di diverse tipologie con funzioni differenti e si possono trovare sia con orientamento verticale, sia orizzontale.

La struttura classica degli scaldasalviette è “a scaletta”, con due assi verticali collegati tra loro tramite degli elementi tubolari: sono questi che si riscaldano e, essendo distanziati tra loro, riescono ad accogliere asciugamani e altri tessili che si intendono riscaldare. Ne esistono però di diverse dimensioni, forme e colori, dai più particolari ai più classici, perfetti per adattarsi ad ogni stile di arredamento.

I materiali utilizzati possono essere acciaio e alluminio: il primo, molto durevole, trattiene il calore anche dopo lo spegnimento. Il secondo, al contrario, è più leggero, si riscalda velocemente, ma si raffredda con altrettanta facilità.

Più in generale, i termoarredi design si distinguono in: termoarredo elettrico, che necessita del solo attacco alla corrente elettrica per funzionare; termoarredo idraulico, che funziona come un comune termosifone ed è collegato all’impianto idraulico; termoarredo ibrido o misto, che è un mix dei due elencati prima e presenta entrambe le caratteristiche di funzionamento.

Per fare la scelta giusta tra queste diverse tipologie è importante farsi consigliare da un esperto del settore e avere così la soluzione che meglio si adatta alle nostre esigenze. Tutto questo, senza dover rinunciare al proprio gusto personale visto che è possibile scegliere e spaziare tra modelli, forme e colori unici e originali.

Termosifoni e radiatori

Chi vuole riscaldare la casa nella maniera più classica può scegliere i classici termosifoni o caloriferi. Questi hanno dimensioni variabili e adattabili in base alla grandezza della stanza: più grande è l’area da riscaldare e conseguentemente più grande dovranno essere i termosifoni.

I caloriferi sono collegati da tubi alla caldaia, che produce calore, generalmente, attraverso la combustione di gas metano. Così facendo l’acqua contenuta nel circuito viene scaldata e di conseguenza, attraversando i vari elementi riscaldanti, rilascia calore nell’ambiente. I materiali da cui sono composti i termosifoni possono essere alluminio, acciaio o ghisa. Quest’ultimo materiale consente al calorifero di riscaldarsi sì lentamente, ma anche di trattenere ed emanare il calore a lungo. Per questo, è adatto a chi trascorre molto tempo in casa o viene scelto per gli uffici e le scuole.

L’importanza del fabbisogno termico

Qualsiasi sistema di riscaldamento si ipotizzi di installare, la cosa importante da valutare prima di procedere all’acquisto è il fabbisogno termico dell’ambiente nel quale dovrà essere installato. Questo può essere determinato da un calcolo empirico eseguito da un idraulico o da un altro tecnico specializzato.

Nel caso dei caloriferi, ad esempio, la grandezza e il numero degli elementi del dispositivo devono essere adeguati all’ampiezza della stanza, altrimenti si corre il rischio di riscaldare troppo la stanza o, viceversa, di scaldarla troppo poco.

Il valore di riferimento che solitamente utilizzano gli installatori è detto coefficiente termico, e oscilla tra i 20 kcal/mc e i 40 kcal/mc. A questo va poi moltiplicato la dimensione della casa, in termini di volume (mc). Dopo aver effettuato il calcolo, non resta che convertire le Kcal ottenute in W, così da conoscere il fabbisogno energetico dell’ambiente e utilizzarlo come riferimento per scegliere gli elementi riscaldanti con la resa termica più adatta, cosa che può variare da un sistema all’altro.

Altri aspetti da valutare prima di installare un sistema di riscaldamento sono le tipologie di impianti di cui si dispone in casa, la parete su cui deve essere installato e, come accennavamo prima, il tipo di stile che ci risulta più congeniale.

Valutare i giusti fattori ed effettuare un’adeguata pulizia e manutenzione dei dispositivi permetterà il loro buon funzionamento a lungo termine, donando il giusto comfort all’interno dei vari ambienti.

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