Truffe online ed emissione di moneta elettronica: maxi sequestro per una multinazionale finanziaria appoggiata su una banca di Parma – VIDEO

0

Questa mattinata i finanzieri del Comando Provinciale di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Parma, in parziale accoglimento della richiesta della Procura, nei confronti della “Soldo Financial Service Limited”, società con sede prima nel Regno Unito e poi, a seguito della Brexit, in Irlanda e che, in qualità di istituto di moneta elettronica, emette carte di pagamento ricaricabili.

Con il decreto è stato disposto il sequestro preventivo impeditivo di tutti i conti correnti aperti in Italia dalla Soldo per le ipotesi di reato di ostacolo alle funzioni dell’autorità di vigilanza, abusiva emissione di moneta elettronica e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento. Il sequestro inibisce qualsiasi movimento in entrata e in uscita di denaro dai conti.

Le indagini non hanno consentito di identificare gli autori delle truffe commesse avvalendosi dei conti correnti intestati alla Soldo, le cui modalità di funzionamento hanno di fatto garantito l’assoluto anonimato ai propri clienti grazie all’utilizzo di dati falsi o di nominativi la cui identità era stata sottratta dai truffatori, della mancanza di documenti d’identità, dell’indicazione di indirizzi fasulli e di utenze telefoniche intestate a soggetti extracomunitari.

Le attività di polizia giudiziaria, dirette dalla Procura e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma, sono scaturite da numerose querele per truffe on line pervenute da diverse località del territorio nazionale, accomunate dalla ricorrenza dei conti bancari, accesi presso la filiale di un istituto di credito di Parma, sui quali le vittime hanno denunciato di aver effettuato il pagamento delle somme truffate.

Dalle indagini è emerso anche che i dipendenti hanno concluso contratti con alcuni Comuni per la distribuzione con carte SOLDO ricaricabili dei sussidi erogati a propri cittadini a seguito della pandemia da Covid-19.

Secondo l’ipotesi accusatoria, la SOLDO avrebbe omesso di comunicare tale reale attività svolta nel Paese allo scopo di sottrarsi alla vigilanza di Banca d’Italia nonché ai più penetranti, stringenti e economicamente più impegnativi controlli volti a prevenire l’utilizzo degli strumenti finanziari ai fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here