Europa Verde Parma: ‘a San Prospero non c’è bisogno di via Emilia Bis’

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Un progetto inutile quanto devastante sarebbe la via Emilia Bis– così Enrico Ottolini candidato sindaco per Europa Verde Parma e Nicola Dall’Olio in una nota stampa inviata ai giornali- Per alleviare San Prospero dal peso del traffico nel breve periodo sono sufficienti interventi di razionalizzazione della viabilità, mentre a lungo termine va potenziato il trasporto pubblico, investendo su un servizio ferroviario regionale che sia a cadenza metropolitana, per dare un servizio vero ed efficiente tra Parma e Reggio Emilia”

Il candidato sindaco di Europa Verde, Enrico Ottolini, con il capolista Nicola Dall’Olio, ha incontrato un gruppo di abitanti di San Prospero che si oppone alla via Emilia Bis, per ascoltarne le ragioni.

E la soluzione più immediata, che potrebbe abbattere del 50% le code inquinanti che gravano su San Prospero, può essere l’eliminazione dell’incrocio semaforico sulla via Emilia, con la destinazione a senso unico, in uscita, di strada Quingenti, e il completamento degli ultimi cento metri di via Lagazzi, interrotti da dieci anni, per immettersi sulla via Emilia, fruendo della rotatoria.

In mezzo al paese sarebbe opportuno realizzare un ampio sottopasso ciclopedonale, come nelle moderne città europee, evitando di installare semafori a chiamata. Tra l’altro, in zona ex-Salamini, proprio il semaforo a chiamata in corrispondenza del parcheggio scambiatore est è causa di code e ingorghi.

In prospettiva invece va fatto un investimento ferroviario, rispolverando il vecchio progetto della Provincia per collegamenti di tipo metropolitana, valutando la realizzazione di una fermata in linea a San Prospero. Tutto questo va ragionato impostando nuove relazioni tra Parma e Reggio Emilia, che permettano collegamenti frequenti e rapidi tra le due città, i paesi intermedi e la stazione di alta velocità.

Europa Verde ricorda che la Unione Europea non finanzia più, ed anzi aggrava, la realizzazione di nuove strade poiché l’obiettivo prioritario è l’abbattimento del 55% di CO2, cosa che si potrà ottenere riducendo il traffico. Dunque nel PNRR non vi sono fondi per le strade. Perché dunque i politici locali di entrambi gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra continuano ad attardarsi su progetti “fossili”?

Ultima considerazione, ma prioritaria per i Verdi, è il valore della preservazione del suolo e della campagna parmense che a San Prospero è ancora fiorente, ricca di attività agricole e di accoglienza turistica che sono il vero biglietto da visita della Food Valley. Chi mai potrebbe ritenerla appetibile se fossero scampoli di prati in mezzo a piste d’asfalto?

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