2000 Persone a Re/sister, il festival femminista

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Si è concluso domenica sera nel Parco I Maggio l’evento che ha animato la città nel weekendnerdì scorso: il Festival femminista Re/sister! organizzato dalla Casa delle Donne e dal Comune di Parma.

Una prima edizione che è stata un vero successo e che in 3 giorni intensi ha ospitato un pubblico, eterogeno per età e provenienza culturale e geografica, di più di 2000 persone.

Nelle oltre 16 ore di incontri (tutti sold out) a cui hanno partecipato moltissime ospiti, come Michela Murgia, Vera Gheno, Giulia Blasi, Giulia Zollino, Giorgia Serughetti, Barbara Tarantino, sono stati affrontati tanti temi, tutti importanti: il transfemminismo, il linguaggio, la precarietà del lavoro, la violenza di genere , il razzismo e l’attivismo migrante.

8 concerti, 7 spettacoli, due film hanno intrattenuto il pubblico, arrivato anche con zaini e valigie, che ha molto apprezzato questa contaminazione fatta di parole, musica, teatro e cinema.

Non nascondono la soddisfazione le organizzatrici, attiviste della Casa delle Donne: “È stato bellissimo vedere così tante persone riunirsi e ritrovarsi a dialogare e confrontarsi sui temi del femminismo. È stato ancora più bello per i modi con cui si è fatto: il desiderio di ascolto è prevalso” afferma Michela Cerocchi.

“Re/sister! ha contato molti successi: le tante persone giovani e giovanissime che hanno seguito gli incontri, la rete di associazioni, collettivi e realtà cittadine che si è consolidata attorno al Festival e alla Casa, la capacità di affrontare e sviscerare temi complessi della contemporaneità” dice Elisabetta Salvini.

Guarda al futuro Margherita Becchetti: “la Casa ora ha bisogno di trovare uno spazio fisico da abitare e attraversare, dove consolidare tutto quello che si è costruito finora”.

Nicoletta Paci, Assessora alle Pari opportunità del Comune di Parma commenta così alla fine del Festival: “Tre giorni belli e appaganti per il primo Festival femminista di Parma che ha avuto un grande successo di pubblico. Grazie all’organizzazione perfetta della Casa delle donne e alla loro scelta di relatori di spicco, capaci di affrontare con intelligenza e professionalità gli argomenti e le “parole difficili” proposte dal Festival. Sono davvero felice di aver sostenuto il Festival con la coorganizzazione del Comune di Parma e spero davvero che questa sia la prima di molte edizioni a seguire.”

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