Venticinque minuti di Parma non bastano: troppo Milan, che passa 3-1

Abbiamo visto tre partite. La prima, quella del Milan con Ibra, che ha smesso di giocare per non umiliare un Parma inconsistente con il fantasma di Gervinho in campo. Poi quella con Cornelius al posto dell'ivoriano, e un Parma più accettabile. Poi, quella dopo il sessantesimo, che fa masticare amaro

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Abbiamo visto tre partite. La prima, quella del Milan con Ibra, che ha smesso di giocare per non umiliare un Parma inconsistente con il fantasma di Gervinho in campo. Poi quella con Cornelius al posto dell’ivoriano, e un Parma più accettabile. Poi, quella dopo il sessantesimo, che fa masticare amaro.

Espulso Ibra il Parma ci ha creduto, ha accorciato con Gagliolo, spinto, provato. Sbagliato. Messa quell’anima che potrebbe salvare, se ci fosse sempre.

D’Aversa si gioca Traorè, 16anni e un futuro da scrivere, che non ha la malizia di atterrare Dalot e lancia il Milan verso il 3-1. Poco prima aveva sfiorato il pareggio di testa, poteva essere la sua gara. Ne avrà altre mille.

E’ grigio il cielo sopra il Tardini che accoglie il Milan in un sabato di aprile molto padano. Da una parte una corazzata, a lungo prima in classifica, guidata da un parmigiano doc. Dall’altra il Parma, a quattro punti da una posizione salvezza che sembra alla portata ma sfuggente.

D’Aversa senza Mihaila si affida davanti a Man con Gervinho e Pellè, dietro i centrali sono Gagliolo e Bani con Conti e Pezzella. Al quarto è l’attaccante ivoriano del Parma a cercare l’affondo e parte in sgroppata, Kjaer intuisce ma era offside.

E’ solo un’illusione, perchè al primo affondo il Milan passa: Ibrahimovic addomestica una palla e lancia Rebic, troppo libero: il croato controlla e mira sotto l’incrocio, imprendibile. Uno a zero Milan.

Un attimo dopo Bani si prende il giallo perchè ferma Tomori di braccio: sembra che i rossoneri abbiano un’altra velocità rispetto ai ducali.

Il Milan vede che al Parma non riesce nulla: Conti sbaglia anche una rimessa con le mani, i passaggi elementari sono sbilenchi, non parliamo del resto, e i rossoneri rallentano, consapevoli di poter passare al primo affondo.

Ci va vicino Ibra di testa, il raddoppio lo trova Kessie su assist di Theo che prima duetta con Ibra poi confeziona una caramella da mettere in rete. Due a zero Milan.

RIPRESA – La novità in casa Parma è Cornelius per un inconsistente Gervinho. Il Parma pare avere un minimo di brio, e costruisce la prima occasione interessante al 51esimo: ci prova Conti di testa, respinge Donnarumma, poi Pellè, murato ancora dal portiere, infine Kuco, rovesciata alta.

Al 60esimo il colpo di teatro: Ibra, dopo aver subito un po di falletti e azioni di disturbo in mezzo al campo, dice qualcosa a Maresca. Rosso diretto, Milan in dieci che torna a sperare sette minuti dopo quando Gagliolo accorcia le distanze. Palla da destra, sponda di Pellè per il difensore che da pochi passi insacca. Gara, virtualmente, riaperta col Parma che ci crede di più.

Entra Busi per Pezzella, al 76′ ci prova Cornelius che difende un pallone e calcia fuori di un soffio. Theo stende Man, giallo e punizione Parma che spinge a una sola porta ma sciupa. D’Aversa che non ha più attaccanti titolari butta in mischia baby Traorè per Conti, scegliendo una trazione iper anteriore.

Il tempo corre troppo veloce, inesorabile, tic tac, mentre ogni rinvio rossonero è lentissimo. il primo colpo di testa di Trarre sfila alto mentre il campo sembra un ring. Donnarumma anticipa Cornelius su cross di Man, i minuti di recupero sono cinque ma il Parma non è preciso e nemmeno fortunato, ma quest’anno non è una novità.

Il colpo di testa di Bani sfila il montante di un nulla, e quando Traorè perde una palla contro Dalot che si invola e lancia Leao contro Sepe è finita. Tre a uno Milan, e al Parma resta l’amarezza.

L’amarezza per trenta minuti buoni contro 60 imbarazzanti, perchè con l’anima e la determinazione degli ultimi 30′ parleremmo di una partita diversa. Perchè sta diventando la stagione delle occasioni perse.

TABELLINO

PARMA – MILAN 1-3

MARCATORI: 8′ Rebic, 44′ Kessie, 95′ Leao (M), 67′ Gagliolo (P)

PARMA: Sepe; Conti (dal 84′ Traore), Bani, Gagliolo (dal 74′ Busi), Pezzella; Kucka, Kurtic, Hernani 8dal 60′ Grassi); Man, Pellè, Gervinho (dal 46′ Cornelius). A disp: Colombi, Alves, Dierckx, Laurini, Osorio, Valenti, Camara, Brugman, Traoré. All: D’Aversa.

MILAN: G. Donnarumma; Kalulu (dal 76′ Gabbia), Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer (dal 72′ Meitè); Saelemaekers (dal 72′ Dalot), Calhanoglu (dal 77′ Krunić), Rebic (dal 84′ Leao); Ibrahimovic. A disp: G. Donnarumma, Tătărușanu,  Castillejo, Díaz, Hauge, Tonali, Leao, Mandzukic. All: Pioli.

Arbitro: Fabio Maresca della sezione di Napoli
Ammoniti: Bani, Pezzella, Gagliolo (P), Hernandez, Meitè (M)

Espulso: 60′ Ibrahimovic (M)

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