La testimonianza: “Noi infermieri, eroi dimenticati che non meritiamo nemmeno un tampone”

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Gli ospedali reggono, lo sentiamo dire in continuazione. Una litania che tradotta significa:” Tranquilli, se vi ammalate vi curiamo, ma se state in casa è meglio”.

Ma come sta chi ci lavora in ospedale, quei medici e infermieri portati in trionfo come eroi ma scordati quando dovevamo partire per le vacanze smeraldo?

Ecco alcune testimonianze, rigorosamente anonime, che raccontano come si sta oltre la trancea, pardon, corsia.

“Stiamo facendo tamponi in continuazione..
Qualche operatori sparisce dopo appare…non ti dicono niente” – racconta uno di loro.

“Per fortuna nel mio reparto nessun contagiato…. o meglio nessuno presenta sintomatologia associata a Covid. Perché non sappiamo se c’è tra di noi qualche asintomatico, non veniamo controllati. Io lavoro in ospedale in XXXXXXXX.

Da quando è iniziata la pandemia hanno organizzato solo un appuntamento per farci sierologico e tampone a tutto il personale. E questo risale a giugno …poi il silenzio totale”.

Un’altro: “A marzo io e altro personale, in particolare alcuni medici siamo risultati positivi, e al resto del personale non è stato fatto nessun tipo di controllo…”.

Voci, voci dalla corsia. Perchè anche gli eroi, vorrebbero rispetto, attenzione, dignità. Non essere angeli destinati a diventare martiri.

 

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